Alimenti a calorie negative: verità e miti dei cibi che fanno dimagrire mangiandoli
Il concetto di “alimenti a calorie negative” si riferisce a cibi che, si dice, richiederebbero più energia per essere digeriti di quanta ne forniscano. In altre parole, l’idea è che il corpo consumi più calorie nel processo digestivo di quante ne contenga l’alimento stesso, portando a un deficit calorico che favorirebbe la perdita di peso. Tuttavia, questa teoria è in gran parte un mito, anche se ci sono alcuni elementi di verità.
Alimenti comunemente considerati a calorie negative
Tra gli alimenti spesso etichettati come a calorie negative troviamo:
– Sedano
– Cetriolo
– Lattuga
– Zucchine
– Asparagi
– Pomodori
– Peperoni
– Cavolfiore
– Cavolo
– Spinaci
– Melone
– Fragole
Questi cibi sono quasi tutti verdure e frutta con un alto contenuto di acqua e fibre, e sono generalmente a basso contenuto calorico.
Verità scientifica: il dispendio calorico nella digestione
È vero che digerire il cibo richiede energia, un processo noto come termogenesi indotta dalla dieta (TID). La TID varia a seconda del tipo di alimento:
– Proteine: circa il 20-30% delle calorie viene speso per digerirle.
– Carboidrati: circa il 5-10% delle calorie.
– Grassi: circa il 0-3% delle calorie.
Tuttavia, gli alimenti a basso contenuto calorico, come frutta e verdura, pur richiedendo energia per essere digeriti, non consumano abbastanza da creare un deficit calorico significativo. Ad esempio, il sedano ha circa 14 calorie per 100 grammi e, anche se il corpo utilizza parte di queste calorie per digerirlo, il bilancio netto rimane positivo, seppur molto basso.
Mito degli alimenti che “fanno dimagrire mangiandoli”
La credenza che esistano cibi che possano far dimagrire solo consumandoli è un mito. Nessun alimento fornisce “calorie negative” nel senso assoluto, ma i cibi a basso contenuto calorico come le verdure possono aiutare nella perdita di peso per diversi motivi:
– Sazietà: Hanno un volume elevato grazie all’alto contenuto di acqua e fibre, quindi riempiono lo stomaco con poche calorie.
– Basso contenuto calorico: Anche se non bruciano più calorie di quelle che forniscono, il loro apporto calorico è così basso da risultare favorevole in un regime dimagrante.
– Alto contenuto di fibre: Le fibre aiutano a mantenere stabile il livello di zuccheri nel sangue e a migliorare la digestione, fattori che possono contribuire al controllo del peso.
Miti correlati: altri cibi “miracolosi”
Altri alimenti come il peperoncino (grazie alla capsaicina), il tè verde (grazie ai catechini), o il caffè sono spesso considerati capaci di stimolare il metabolismo e favorire la perdita di peso. Anche in questi casi, l’effetto brucia-grassi esiste, ma è molto limitato e non sufficiente da solo per causare un dimagrimento significativo.
La chiave: bilancio energetico
La perdita di peso si basa sul bilancio energetico: consumare meno calorie di quelle che si bruciano. Gli alimenti a basso contenuto calorico possono sicuramente aiutare a controllare l’apporto energetico giornaliero, ma non sono “magici”. Una dieta equilibrata e l’esercizio fisico rimangono fondamentali per la gestione del peso.
Conclusione
Gli alimenti etichettati come “a calorie negative” non esistono veramente, ma alcune verdure e frutta a basso contenuto calorico possono aiutare a perdere peso grazie al loro basso apporto energetico e alla capacità di saziare. Il mito di cibi che fanno dimagrire mangiandoli è una semplificazione eccessiva di processi più complessi legati alla digestione e al metabolismo.