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William Bergstrom e la più grande scommessa della storia

L’uomo è sempre in cerca di emozioni e di rischio, quindi sin dall’antichità le scommesse hanno fatto parte della sua storia. I romani lo facevano tutti i giorni, giocando a morra o a testa o croce. Oggi si parla tanto di scommesse sia nell’ambito dei casinò sia nell’ambito sportivo. Il luogo che più di tutti ci rimanda all’idea del gioco d’azzardo è Las Vegas, patria del gambling, come viene chiamata l’attività dello scommettere in inglese.

Proprio in un casinò di Las Vegas il 16 novembre 1984, William Lee Bergstrom fece la puntata più alta della storia, 1 milione di dollari. Quest’uomo, soprannominato “lo scommettitore fantasma” dato che non si è mai presentato a nessuno e non ha quasi mai parlato durante le sue giocate, ha una storia molto particolare.

Dopo un’infanzia difficile a causa dall’assenza del padre, William divenne agente immobiliare. Egli non si sarebbe mai interessato ai casinò se non fosse stato per una promozione dell’inizio degli anni ‘80: Benny Binion, direttore del casinò Horseshoe a Las Vegas, la chiamò “The Sky’s The Limit”. Questa promozione prevedeva che chiunque volesse vedere la sua scommessa onorata avrebbe dovuto puntare il massimo sin dalla prima giocata. William non riuscì a resistere a questa tentazione.

Egli infatti, grazie al successo sul lavoro e a qualche prestito, riuscì nei primi anni ‘80 a mettere da parte 770.000 dollari e puntò tutto in una partita di craps, un gioco di dadi. La fortuna fu dalla sua parte: uscì vincitore e scomparì per qualche anno in cui si dice sia andato in giro per il mondo.

Tuttavia, la sua voglia di aumentare la dose e scommettere quanto nessuno avesse mai fatto prima lo riportò nel 1984 all’Horseshoe di Las Vegas con tre borse contenenti un totale di 1 milione di dollari. Il suo modo di fare deciso e la sua fiducia in sé stesso colpirono tutti gli altri giocatori. Egli puntò il suo bel gruzzolo di nuovo sul gioco del craps, ma già al primo giro aveva perso tutto quanto.

Qualche mese dopo, a soli 34 anni, fu trovato morto per un’overdose in un hotel sulla Strip, la strada dei casinò della capitale del Nevada. In realtà non si sa se il suo suicidio sia stato dovuto alla grande perdita o alla rottura con il suo partner. Sta di fatto che il suo mito sopravvive nei casinò di Las Vegas e ancora oggi viene ricordato come “The suitcase man”, ovvero “l’uomo della valigia”, dato che portava sempre i soldi delle sue scommesse in valigette.

Oggi molti grandi gamblers tentano la sorte sui casinò online, cosa che non riduce la spettacolarità che caratterizza il personaggio di William Bergstrom. Infatti, l’emozione del gioco e le possibilità di grandi vittorie rimangono costanti e piattaforme come Starvegas permettono di vivere quelle emozioni che ha sicuramente anche vissuto il protagonista di questa storia.