Fa respirazione bocca a bocca a un cucciolo dopo averne salvati 6 da fiume in piena
Questo è il momento in cui un uomo effettua un massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca a un cucciolo dopo essersi tuffato in un fiume in piena per salvare sei cani che erano stati spazzati via dalla corrente.
L’incidente è avvenuto nel fiume Cakirlar nel distretto di Efeler nella provincia sud-occidentale turca di Aydin quando Feyyaz Safak, 30 anni, ha sentito i cani spaventati che urlavano dal suo posto di lavoro vicino. Non ha esitato un attimo a gettarsi in acqua, mettendo a rischio la sua vita, per trarre in slavo gli animali. E ci è riuscito. Non solo: una volta portato a riva uno dei cuccioli, che sembrava ormai in fin di vita, ha fatto tutto il possibile per rianimarlo, come mostrano queste incredibili immagini. Alla fine ci è riuscito, e merita un grosso plauso per coraggio e altruismo.
Il cinema e la televisione hanno spesso presentato la rianimazione cardiopolmonare o uno dei successivi anelli della catena del soccorso come qualcosa di miracoloso, magari in grado di rimettere in piedi un paziente colpito da infarto.
La realtà è molto diversa, sia per la persona colpita da malore, sia per il soccorritore. Lo scopo della manovra è quello di garantire un minimo di ossigenazione agli organi vitali, prevenendo i danni da anossia cerebrale (mancanza di ossigenazione alle cellule del cervello). Nei rari casi in cui le funzioni vitali riprendono durante la manovra, spesso non si era in presenza di un reale arresto cardiocircolatorio.
L’addestramento del soccorritore è ugualmente importante, sia per prevenire sensi di colpa ingiustificati in caso di insuccesso della manovra, sia per non trovarsi impreparati alle diverse eventualità che generalmente si verificano in tali circostanze e non sono riproducibili durante un’esercitazione, quali il vomito, emorragie, rottura di una o più coste della gabbia toracica, tensione nervosa, affollamento e presenza di curiosi.