Bulimia, anoressia e disturbi alimentari cominciano a 8 anni
Anoressia e bulimia non sono disturbi alimentari legati all’età adulta: aumentano i casi nei bambini, e allora diventa fondamentale la prevenzione. L’allarme lo lancia il congresso della Società Italiana di Pediatria che invita genitori e pediatri a usare adeguatamente gli strumenti per riconoscere i primi sintomi. Secondo una ricerca del ministero della Salute condotta su 1.380 preadolescenti e adolescenti, già a 8 anni si comincia a soffrire di anoressia e bulimia, oltre a disordini alimentari più difficili da interpretare, come la disfagia, cioè la difficoltà a deglutire o l’alimentazione selettiva passando per il food avoidance emotional disorder (disturbo emotivo da evitamento del cibo).
«Tra gli 8 e i 10 anni si manifestano i primi segni del problema – spiega Giampaolo De Luca, Vicepresidente della Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza -. Se si riesce a intercettarli subito i ragazzi recuperano. Questo è compito del pediatra, che con quattro semplici domande, (‘ritieni che dovresti metterti a dieta’, ‘quante diete hai fatto nell’ultimo anno’, ‘ti senti insoddisfatto del peso del tuo corpo’, ‘Il peso influenza l’idea che hai di te stesso’), potrebbe individuare i casi sospetti e monitorarli nel tempo».
Cosa possono fare mamma e papà? “Il genitore deve preoccuparsi se vede cambiare il comportamento dei figli – spiega – se nota ansia, oppure la tendenza a chiudersi in se stessi, se nascondono le cose che fanno. L’isolamento è un indizio, i ragazzi tendono a frequentare al massimo una sola persona, mentre un’altra evidenza sono gli episodi di autolesionismo, come tagliarsi (spesso sulle braccia), che accompagnano i disturbi alimentari”.
I numeri
Nel 63 per cento dei casi i disturbi si presentano insieme a patologie psichiatriche come depressione e attacchi di panico. La presenza di eventi traumatici come abusi o molestie sessuali è collegata alla comparsa precoce di queste malattie nel 38 per cento dei casi. In Italia sono due milioni i giovani interessati da questi disturbi che, nel 40 per cento dei casi, si presentano tra i 15 e i 19 anni. Il problema è che solo il 10 per cento chiede aiuto o parla con i genitori di questi disagi. Ma è in aumento anche il Binge eating disorder (disturbo da alimentazione incontrollata). La buona notizia è che si può guarire, considerato che la guarigione a 5 anni dell’anoressia è del 66,8 per cento e per la bulimia del 45 per cento.