Salute

Tumore al polmone: diagnosi precoce a Napoli


Una nuova diagnosi precoce del tumore al polmone, arriva da Napoli. I ricercatori italiani del Centro di Ingegneria Genetica e Biotecnologie Avanzate (Ceinge) sono riusciti a realizzare un nuovo kit in grado di rilevare nel sangue un importante marcatore.

Gli studiosi della struttura napoletana, hanno sperimentano una nuova diagnosi capace di individuare, in tempi brevi, l’insorgenza o meno del carcinoma del polmone.

La struttura CEINGE di Napoli è importante per la ricerca nel campo delle biotecnologie avanzate e delle sue applicazioni nel settore della salute.

Si tratta di uno studio rivoluzionario e molto interessante, spiega il coordinatore della ricerca: il dottor Massimo Zollo. Questi studi, durati diversi anni, hanno però portato alla luce un kit di rilevazione per le malattie oncologiche, molto interessante.

La ricerca è stata recentemente pubblicata – spiega l’equipe dei medici del Centro di Ingegneria Genetica e Biotecnologie Avanzate – sulle pagine della rivista scientifica internazionale Oncotarget.tumore al polmone napoli


Questo studio è nato a seguito di ulteriori ricerche basate sull’oncogemonica. Questo prestigioso progetto di ricerca made in Italy ha ricevuto il finanziamento dell’Unione Europea (fondo EU-FP7 “Tumic”) e dall’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro.

L’equipe dei ricercatori del Ceinge, Centro di Ingegneria Genetica e Biotecnologie Avanzate, in particolare si sono soffermati su uno specifico marcatore proteico, basilare per l’individuazione di una possibile insorgenza del tumore al polmone.

Questo particolare marcatore della proteina H-Prune – spiega l’autore di questa ricerca il dottor Massimo Zollo – è importante nei processi di formazione neoplastica e metastatica.

Il dottore inoltre dichiara che «È la prima volta che questo meccanismo di azione viene identificato come generato dalla proteina h-Prune, ma ancora più importante è aver scoperto che possiamo rilevare questo marcatore nel sangue dei pazienti affetti negli stadi precoci di malattia (stadio 1 e 2) in modo da poter usare questa scoperta ai fini diagnostici per una diagnosi precoce del tumore al polmone».