“Perdere peso velocemente non è un bene”: i consigli del dott. Marco Olivieri
“L’Italia è un popolo di santi, poeti e… nutrizionisti”. Scherza ma non troppo Marco Olivieri, biologo nutrizionista perfezionato in diagnosi di laboratorio chimica e tossicologica con diploma di alta formazione in sicurezza alimentare e master di secondo livello in nutrizione clinica e applicata conseguito presso il policlinico A. Gemelli di Roma. Si occupa di nutrizione e dietetica umana con formulazione di piani nutrizionali personalizzati in situazioni fisiologiche (sport, gravidanza, età evolutiva, soggetti normopeso e sovrappeso) e condizioni patologiche dove sia stata preventivamente diagnosticata una patologia dal medico curante. Si occupa anche di ristorazione collettiva (mense scolastiche e aziendali) e di educazione alimentare in qualità di docente per vari corsi di formazione.
Da quanti anni si occupa di salute?
Sebbene laureato nel 1998 in scienze biologiche con indirizzo fisiopatologico me ne occupo da circa 13 anni. Dal ’99 al 2002 ho svolto 2 anni di servizio militare nella Polizia di Stato ed un anno di tirocinio post-lauream, poi mi sono iscritto all’ordine nazionale dei biologi per poter esercitare in qualità di biologo dopo il superamento dell’esame di Stato obbligatorio per l’abilitazione professionale.
Com’è cambiato il rapporto salute-lettori da quando le informazioni sono facilmente reperibili su internet?
E’ vero che le informazioni sono facilmente reperibili su Internet ma con la salute non si dovrebbe mai scherzare. Per la presenza di una vasta mole di notizie a carattere medico-scientifico presenti in rete molte persone ricorrono erroneamente al fai-da-te ed il problema subentra quando si capita, ormai quasi inevitabilmente, nei siti sbagliati. Non tutti infatti sono in grado di qualificare le informazioni scientifiche del web come attendibili o meno in una giungla di siti in cui neanche si capisce chi le dispensa e a quale titolo. In ambito sanitario, ma anche in altri settori, gli internauti dovrebbero fidarsi esclusivamente di siti in cui il professionista si qualifica con titoli di settore validi ed eventualmente certificati con l’appartenenza ad un albo professionale.
Cosa ne pensa della cybercondria (malati immaginari ipocondriaci che su internet cercano continuamente risposte mediche ai loro sintomi)?
Penso che senza una buona cultura sanitaria, e purtroppo l’educazione sanitaria scolastica è pressoché inesistente, si corre il rischio di fare confusione tra le tante informazioni legate ad un sintomo. Passare tante ore della giornata a fare ricerche su patologie e casi clinici per formulare un’autodiagnosi o trovare una terapia appropriata vuol dire aumentare il rischio di aggravare una situazione che dovrebbe essere esaminata da un esperto. Meglio chiedere informazioni al proprio medico di famiglia o cercare uno specialista accreditato in rete per prenotare un appuntamento.
Come giudica la consapevolezza circa l’importanza dell’educazione alimentare in Italia?
Direi che l’Italia è un popolo di santi, poeti e nutrizionisti… Quando si parla di alimentazione tutti sono esperti ignorando che oggi esistono dei veri e propri corsi di laurea in dietistica o scienze della nutrizione umana. Ho l’impressione che anche a livello politico ci sia scarsa consapevolezza dell’importanza di una buona educazione alimentare, a partire dalle scuole, per fare prevenzione e ridurre la spesa sanitaria in futuro. L’obesità e molte patologie moderne come il diabete mellito, la sindrome plurimetabolica e le iperlipidemie sono legate ad un errato stile di vita in cui l’alimentazione gioca un ruolo da protagonista. Sarebbero opportuni maggiori investimenti economici per sensibilizzare l’opinione pubblica con programmi educativi nelle scuole e in TV. Purtroppo, invece, continuiamo ad essere sempre aggiornati con spot televisivi che ci mostrano il nuovo panino in offerta nei fast food piuttosto che informazioni sull’importanza di determinati alimenti spesso sottovalutati o dimenticati, come ad esempio le uova o i legumi.
Quale ruolo dovrebbero avere gli integratori alimentari nella dieta?
Il ruolo di un integratore alimentare dovrebbe essere quello di soddisfare un bisogno nutrizionale non raggiungibile con la sola alimentazione al fine di mantenere o migliorare una o più funzioni fisiologiche o comunque uno stato di benessere in chi ne fa uso. Gli integratori dietetici non devono essere intesi come prodotti terapeutici al pari dei farmaci anche se la commercializzazione sotto forma di compresse, capsule, fiale e bustine avviene allo stesso modo. Per definizione di Legge, infatti, un integratore alimentare non ha e non può vantare finalità terapeutiche neanche in etichetta. Purtroppo però oggi questi prodotti, fonte di fatturati milionari per molte aziende, si vendono liberamente ovunque e sono suggeriti e dispensati – spesso senza motivo – anche da venditori porta a porta che arrotondano lo stipendio con un secondo lavoro in qualità di “distributori indipendenti”. Suggerisco sempre di fare attenzione a chi ci consiglia integratori dietetici poichè si tratta di prodotti non esenti da controindicazioni ed effetti collaterali che dovrebbero essere infatti suggeriti, con cognizione di causa, da medici, farmacisti, biologi nutrizionisti o dietisti e non da sedicenti “consulenti alimentari” o “esperti di nutrizione” talvolta perfino sprovvisti di un titolo di studio a carattere scientifico.
Tutti vogliono sapere come dimagrire e come perdere peso velocemente: che consigli darebbe?
I consigli dovrebbero essere personalizzati poichè per ogni individuo bisogna tener conto di tanti fattori. Dobbiamo considerare che anche la velocità con cui si perde peso è individuale quindi non bisognerebbe avere fretta perchè un calo ponderale rapido può dipendere spesso da una perdita di massa magra (muscoli) che, essendo metabolicamente attiva, può farci ingrassare di nuovo in seguito per un abbassamento del metabolismo basale. In generale potrei solo consigliare a tutti di condurre uno stile di vita basato su un’alimentazione variata con circa 4-5 pasti al giorno e una costante attività fisica aerobica. Per chi non ha tempo da dedicare allo sport suggerisco di aumentare almeno il movimento occasionale camminando di più, salendo le scale a piedi quando possibile. Per l’alimentazione consiglio di preferire i prodotti integrali ricchi di fibre a quelli raffinati e di non dimenticare una buona assunzione giornaliera di acqua anche sotto forma di spremute, centrifugati di frutta e verdure, tè e tisane.
Qual è la sua ricetta per stare bene?
Un’alimentazione non abbondante ma molto varia può rappresentare una garanzia per stare bene. Chi mangia un po’ di tutto senza esagerare assume automaticamente quantità equilibrate dei vari nutrienti (carboidrati, proteine, lipidi, vitamine e sali minerali) e difficilmente incorrerà in stati carenziali che possono pregiudicare il proprio benessere indebolendo in primis il sistema immunitario. Bisogna quindi ricordare di variare molto le scelte a tavola, evitando gli eccessi e la troppa sedentarietà prolungata nel tempo. Come sentenziava Orazio “est modus in rebus”.