Dieta per dimagrire: come mantenere i risultati
Se chiedete a chiunque si sia mai cimentato con una dieta, magari ripetutamente, quale sia la fase più difficile, con ogni probabilità vi risponderà: quella in cui bisogna mantenere i risultati ottenuti.
L’entusiasmo, la voglia di cambiare, l’efficacia di una dieta, spesso danno risultati nel primo periodo. Poi una volta conquistato il risultato, piano piano ci si abbandona alle vecchie abitudini e i chili persi tornano come per magia.
Proprio su questo difficile momento si è concentrato Pierre Dukan nello studiare la sua dieta. Ecco come descrive la fase cosiddetta di “consolidamento del peso raggiunto: 10 giorni per ogni chilo perso”
Dopo la fase di conquista, il programma Protal prevede una fase “pacificatrice”, con lo scopo di integrare l’alimentazione con una serie di alimenti necessari a evitare il classico effetto di rimbalzo, che fa seguito alle perdite di peso considerevoli. Durante la fase di attacco, l’organismo tenta di opporre resistenza, in modo sempre più intenso a mano a mano che il regime prosegue. Reagisce al saccheggio delle sue riserve riducendo progressivamente il dispendio energetico e, soprattutto, intensificando il più possibile la resa e l’assimilazione di tutti gli alimenti consumati. Il grande vittorioso si ritrova seduto su una polveriera e in possesso di un corpo che aspetta solo il momento più opportuno per ripristinare le riserve perdute. Un pasto abbondante che, prima dell’inizio della dieta, avrebbe avuto effetti modesti, avrà, a fine dieta, pesanti conseguenze.
Per questo motivo, l’inizio del regime di consolidamento prevede alimenti più ricchi e gratificanti, la cui varietà e quantità saranno limitate per raggiungere senza rischi il ritorno alla quiete del metabolismo, esasperato dalla perdita di peso. Vengono introdotte pertanto due fette di pane, una porzione di frutta e una di formaggio al giorno, due porzioni di farinacei la settimana e, soprattutto, due pasti di gala settimanali.
La prima fase di consolidamento ha la funzione di evitare quel rimbalzo esplosivo che è una delle cause più immediate e frequenti del fallimento delle diete dimagranti. Ormai è indispensabile introdurre alimenti importanti come il pane, la frutta, il formaggio e certi farinacei e inserire piatti o alimenti superflui ma molto piacevoli. Occorre un preciso ordine nella loro introduzione e un sistema di regole precise per evitare sbandate. Questo è il ruolo del primo baluardo di protezione contro il recupero del peso perso.
La sua durata, legata alla rilevanza del peso perso, viene calcolata semplicemente sulla base di 10 giorni per ogni chilo perso”.