Prelievo forzoso conti correnti 2013: ultime notizie Italia e Cipro
A Cipro il parlamento boccia il prelievo sui conti correnti ed è un sospiro di sollievo anche per gli altri Paesi dell’Unione Europea che temevano un effetto domino. Oggi ci sarà il vertice su un piano B, mentre la borsa resta chiusa e continua lo stop delle banche per evitare l’assalto dei correntisti.
Squinzi parla di pericoloso precedente: “L’eventuale decisione di un prelievo forzoso sui depositi bancari proposto dalla Ue al governo cipriota creerebbe un pericoloso precedente che trasformerebbe l’Europa in matrigna”. E’ quanto afferma il presidente di Confindustria Squinzi che “esprime fortissima preoccupazione per ciò che sta accadendo a Cipro”. Insomma era serpeggiata la paura che anche in Italia, in futuro, si potesse pensare a un provvedimento simile, ma l’ipotesi per il momento sembra scongiurata.
In un breve comunicato ufficiale, il presidente dell’Eurogruppo Dijsslbloem ha reso noto che i Paesi della zona euro hanno preso atto del “no” del Parlamento di Cipro al piano di salvataggio Ue, con prelievo forzoso dai conti correnti bancari.
“Il Fondo monetario internazionale sostiene pienamente gli sforzi di Cipro per rendere più equo il prelievo sui conti bancari tutelando i piccoli risparmiatori”. Lo ha sottolineato il direttore generale del Fmi, Lagarde. “Il sistema finanziario – ha proseguito – non è ancora abbastanza forte. Abbiamo fatto dei progressi, ma resta molto da fare. Nonostante gli sforzi fatti dai governi europei per ridurre i rischi, non è stata recuperata la fiducia negli istituti di credito. Banche deboli ostacolano la crescita e dunque vanno ricapitalizzate o dismesse”.
Per scongiurare un voto contrario del parlamento, che poi è puntualmente arrivato il governo cipriota aveva preparato una bozza di legge. Nel testo veniva eliminato il prelievo forzoso una tantum sui depositi bancari fino a 20 mila euro. Era invece previsto invece un prelievo del 6,75% per i conti tra 20mila e 100mila euro e del 9,9% per i depositi oltre i 100mila euro.
“Preoccupazione” per “la possibile tassa sui conti correnti delle banche dell’isola”, dove giacciono 20 miliardi di depositi russi, era stata espressa dal rappresentante russo presso la Ue, Chizhov. Ed era previsto per oggi un incontro Russia-commissione Ue per discutere del piano di aiuti a Nicosia.