Epilessia: cosa fare in caso di crisi
Dall’indagine risulta che ben il 44% degli insegnanti dichiara di avere o aver avuto un bambino con epilessia in classe, ma che solo i 2/3 di questi è stato informato dai genitori.
Le difficoltà dei genitori nei confronti della malattia, sono state riscontrate anche dagli stessi insegnanti: infatti, il 64% di questi non si sente in grado di gestire un bambino con una crisi epilettica in atto, mentre il 57,9 degli intervistati pensa di dover porre un oggetto in bocca al bambino durante una crisi.
Il 24,7% pensa che l’epilessia metta a rischio le capacità di apprendimento del bambino e il 32,8% pensa che la malattia sia un impedimento per l’attività motoria e ricreativa.
A differenza di quanto comunemente si creda, l’epilessia non incide in modo significativo sulle capacità di apprendimento del bambino, né tanto meno sulle sue possibilità di gioco: se non soffre di forme gravi, il bambino epilettico può prendere parte a tutte le attività che vengono svolte in classe.
In caso di crisi epilettica in classe, non bisogna mai infilare oggetti in bocca né tantomeno cercare di bloccare la persona. Far sì, invece, che il bambino non si faccia male, sfilando gli occhiali e ponendo, se possibile, un cuscino sotto la testa.