Mozzarelle blu: torna l’incubo a Frosinone
Torna l’incubo mozzarelle blu dopo il sequestro di latticini distribuiti da un nota industria casearia e in vendita in un grande supermercato di Frosinone. E così scende in campo la Coldiretti, per tutelare i consumatori e soprattutto per non far correre rischi a tutti gli altri produttori di qualità che potrebbero essere indirettamente danneggiati dall’allarme provocato dalla notizia dell’esistenza di prodotti pericolosi.
Il direttore della Coldiretti Frosinone Paolo De Cesare: “Le frodi e le sofisticazioni alimentari mettono a rischio il futuro di un settore simbolo dell’agricoltura per colpa di operatori senza scrupoli che non rispettano norme e regole, si approfitta della buona fede dei consumatori che, non solo devono essere rispettati ma vanno tutelati. L’appello che rivolgiamo ai cittadini-consumatori, oltre a quello di segnalare ogni eventuale problema e’ quello di privilegiare, per quanto possibile, prodotti locali, realizzati da imprese che hanno scommesso sulla qualità e sulla rintracciabilità delle proprie produzioni” .
Ma c’è anche il comunicato sul sito ufficiale della Coldiretti a fare chiarezza: “Con la metà delle mozzarelle vendute in Italia che sono ottenute con latte o addirittura con cagliate industriali provenienti dall’estero bisogna fare immediatamente chiarezza per non danneggiare gli allevatori italiani impegnati nel garantire qualità e sicurezza. E’ quanto afferma la Coldiretti nel chiedere che venga immediatamente applicata la legge nazionale che obbliga a indicare in etichetta l’origine della materia prima utilizzata negli alimenti. Nella confezione delle mozzarelle – denuncia la Coldiretti – non è infatti obbligatorio indicare la provenienza del latte impiegato ed è facile che venga spacciato come nazionale quello importato.
La mozzarella è il formaggio più acquistato in quantità ed è presente – stima la Coldiretti – sulle tavole di quasi sei italiani su dieci che in un anno ne consumano a casa ben 164 milioni di chili di mozzarelle acquistate nel 39 per cento dei casi nei supermercati, per il 26 per cento negli ipermercati, per il 14 per cento nei discount e per il 21 per cento nel dettaglio tradizionale o nelle superette, secondo analisi Coldiretti su dati Ismea. Purtroppo la mozzarella è anche il formaggio più “taroccato” a livello nazionale e all’estero, per cui l ’importante intensificazione in atto dell’attività di controllo va accompagnata da misure strutturali come l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza che è diventata una priorità in Italia dove dalle frontiere arrivano ogni giorno – conclude la Coldiretti – 3,5 milioni di litri di latte sterile, semilavorati, cagliate e polveri di caseina per essere imbustati o trasformati industrialmente e diventare magicamente mozzarelle, formaggi o latte italiani”.