Cortina d’Ampezzo: polemica per i controlli fiscali
E’ polemica per i controlli fiscali a sorpresa a Cortina d’Ampezzo, rinomata località turistica invernale dove c’è stato un vero e proprio blitz che ha coinvolto i redditi dei proprietari di 251 auto di lusso di grossa cilindrata.
Pare che su 122 intestate a persone fisiche, 42 apparterrebbero a cittadini che dovrebbero fare fatica ad arrivare a fine mese essendo autori di una dichiarazione dei redditi inferiore ai 30mila euro che non dovrebbe consentire uno stile di vita a base di auto di lusso.
Altro dato significativo, fa sapere l’agenzia delle entrate veneta, il fatto che nel giorno dei controlli fiscali gli incassi degli esercizi commerciali di Cortina siano lievitati anche del 400%.
Il sindaco di Cortina d’Ampezzo Franceschi: “I controlli e la lotta all’evasione sono sacrosanti, ma pensiamo ci voglia più rispetto per la gente che lavora e che dà lavoro. Sarebbe bastato un semplice controllo incrociato dei dati già in possesso dell’Agenzia senza mettere in scena uno spettacolo hollywoodiano che ha dato la sensazione di vivere in un vero e proprio stato di polizia”.
Ma come detto non mancano le polemiche di chi non ha gradito lo stile blitz dei controlli, come Luca Zaia: “Dopo il blitz a Cortina se ne faccia uno analogo al Sud d’Italia”. Lo ha chiesto all’Agenzia delle Entrate. “L’Ente ci dice che l’evasione ipotetica al Nord è attorno al 14%, contro punte massime del 66% in alcune zone del Sud. In virtù della sperequazione dei controlli, ci auguriamo che, per coerenza, blitz così importanti siano replicati anche al Sud”.
Zaia prosegue: “Se così non fosse, dovremmo prendere atto che siamo di fronte a una autentica operazione mediatica, della quale fa le spese sempre la gallina dalle uova d’oro”, sottolinea l’esponente leghista, mettendo le mani avanti: “I veneti non hanno nulla contro i controlli e hanno ben chiaro che l’evasione fiscale è uno dei mali da sconfiggere a livello nazionale”.
Zaia è d’accordo con il sindaco di Cortina: “Con i mezzi a disposizione oggi chiunque è in grado di capire che auto o barca ha il cittadino e dove va in vacanza e quindi il suo tenore di vita”.
Zaia critica le modalità dei controlli: “Trovo inspiegabile un blitz come quello di Cortina fatto nel cuore del periodo delle vacanze, quando gli operatori dedicano il massimo sforzo e concentrazione ai loro clienti in una regione come il Veneto che è la prima d’Italia per turismo, con 62 milioni di presenze turistiche e 12 miliardi di fatturato. Con il conseguente logico gettito di tasse”.
Gherardo Manaigo, presidente dell’Associazione Albergatori Cortina, sottolinea anche un aspetto che si sta rivelando una conseguenza indiretta del blita: “Prima di lanciare questo polverone qualcuno si è chiesto che effetto, turisticamente parlando, potrà avere tutto questo? Gli accertamenti sono ancora in corso, al momento sono solo stati estrapolati dei dati ‘da scoop’ e lanciati facendo di tutta l’erba un fascio. E a pagarne le conseguenze saremo tutti noi che già stiamo rispondendo a disdette sulle prenotazioni. I nostri ospiti sono visibilmente infastiditi si sentono nel mirino per il solo fatto di essere venuti in vacanza a Cortina. E’ forse una colpa venire in vacanza a Cortina?”.