Uragano Irene New York: allarme in Canada
“Si andrà avanti con tutti gli sforzi in corso per aiutare le popolazioni colpite”. “L’emergenza legata a Irene non è ancora finita”. “Gli aiuti alla popolazioni sono stati uno splendido esempio di buon governo”. “Se tutti lavorano uniti si può battere la crisi economica come i disastri naturali”. Queste sono state le parole di conforto pronunciate dal Presidente degli Stati Uniti Obama. Un discorso commovente che lascia ben pensare ad un futuro migliore.
Dalle ultime fonti emerge che ci sono ancora problemi in merito alla mancanza d’elettricità in molte zone della costa colpite dal violento uragano Irene. I danni provocati sono numerosi. I tre principali aeroporti di New York hanno riaperto le loro sedi questa mattina. Entro domani i voli riprenderanno normalmente.
Ora l’uragano Irene – monitorato sempre dagli esperti – si allontana verso il Canada. Secondo le prime stime si prevede che ci sarà bisogno di metter mano fino 20 miliardi di dollari per riparare i danni causati dall’uragano Irene.
Alberi caduti, straripamento dei fiumi e delle acque del mare e danni causati dal vento. Sono questi i principali problemi riportati dal Consumer Federation of America.
Intanto l’Uragano Irene, divenuto tempesta tropicale, è arrivato nella zona atlantica del Canada portando forti piogge e vento. Numerosi i black out che hanno interessato circa 200.000 abitazioni. Le autorità competenti hanno consigliato agli abitanti di non uscire di casa per le prossime 72 ore.
Dalle ultime dichiarazioni rilasciate dai meteorologi, sembrerebbe che il pericolo maggiore sia atteso nella giornata di oggi. L’allarme principale viene dalle possibili inondazioni sulle rive dell’Oceano e in Nuova Scozia.
“L’impatto di Irene deve essere ancora stimato, ci sono aree ancora sommerse dall’acqua vicino Filadelfia e New York City, ma siamo ben lontani dai 45 miliardi di costi stimati dopo l’uragano Katrina di sei anni fa”. Così afferma Jose Miranda avvocato per i diritti dei consumatori.