Salute

Integratori di collagene: contrastano davvero l’invecchiamento della pelle?

Gli integratori di collagene sono tra i più popolari nel mondo della cosmetica e del benessere, promossi come alleati contro rughe, perdita di elasticità e segni del tempo. Ma funzionano davvero? Le ricerche degli ultimi anni indicano che sì, in molti casi possono dare risultati reali, a patto che siano usati con continuità e in forma corretta.

Il collagene è una proteina fondamentale per la struttura della pelle: ne costituisce il principale “tessuto di sostegno”, mantenendola tonica, compatta ed elastica. Con l’età (già dai 25-30 anni), la sua produzione naturale inizia a diminuire, e questo porta progressivamente a rilassamento cutaneo, secchezza e formazione delle rughe.

Gli integratori di collagene contengono questa proteina in forma idrolizzata, ovvero scomposta in peptidi più piccoli per facilitarne l’assorbimento. Una volta ingeriti, questi peptidi raggiungono il derma e stimolano i fibroblasti a produrre nuovo collagene, elastina e acido ialuronico.

Diversi studi clinici hanno dimostrato che l’assunzione regolare (almeno 8-12 settimane) può:

  • Aumentare l’idratazione della pelle

  • Migliorare l’elasticità e la compattezza

  • Ridurre la profondità delle rughe

  • Rallentare i segni visibili dell’invecchiamento cutaneo

Per ottenere benefici reali, è importante:

  • Scegliere integratori contenenti collagene idrolizzato di tipo I e III, i più presenti nella pelle

  • Verificare la presenza di vitamina C, che ne migliora la sintesi

  • Preferire prodotti con verifiche cliniche o provenienti da fonti certificate (bovino, marino o suino)

  • Abbinarli a uno stile di vita sano, evitando fumo, eccesso di zuccheri e stress ossidativo

Non si tratta di un effetto miracoloso o immediato, ma di un supporto interno che, insieme a una corretta alimentazione e a una buona skincare, può migliorare la qualità della pelle nel tempo.

Chi segue una dieta vegetale o ha allergie particolari dovrebbe fare attenzione alla fonte del collagene, oppure optare per alternativi vegetali che stimolano la produzione endogena (come silicio, vitamina C, zinco, lisina).