Quale scegliere tra latte “classico” o latte fermentato per il cuore
Quando si parla di salute del cuore, anche il tipo di latte che si porta in tavola può fare la differenza. Tra latte classico (intero, parzialmente scremato o scremato) e latte fermentato (come yogurt da bere, kefir o latti fermentati probiotici), le differenze nutrizionali possono influenzare in modo significativo colesterolo, pressione arteriosa e infiammazione, tutti fattori chiave nella prevenzione cardiovascolare.
Latte classico: pro e contro
Il latte tradizionale è una fonte di:
- Calcio e vitamina D, utili per ossa e pressione sanguigna
- Proteine ad alto valore biologico
- Grassi saturi, soprattutto nella versione intera
I grassi saturi, se consumati in eccesso, possono aumentare i livelli di colesterolo LDL (quello “cattivo”), influenzando negativamente la salute delle arterie. Tuttavia, le versioni parzialmente scremate o scremate contengono meno grassi, pur mantenendo un buon apporto proteico e di calcio.
Latte fermentato: perché è spesso la scelta migliore per il cuore
Il latte fermentato, come kefir, yogurt da bere o latti probiotici, oltre a offrire gli stessi nutrienti del latte classico, ha un valore aggiunto fondamentale: la presenza di fermenti lattici vivi. Questi microrganismi:
- Migliorano la salute del microbiota intestinale, che influisce anche sull’infiammazione sistemica e sul metabolismo dei grassi
- Possono ridurre il colesterolo LDL e aumentare l’HDL (quello “buono”)
- Contribuiscono al controllo della pressione arteriosa grazie alla produzione di peptidi bioattivi
- Migliorano l’assorbimento del calcio e facilitano la digestione, anche nelle persone intolleranti al lattosio
Uno studio pubblicato su riviste internazionali di nutrizione ha evidenziato che il consumo regolare di latte fermentato è associato a un rischio cardiovascolare più basso, soprattutto se abbinato a un’alimentazione equilibrata.
Quale scegliere, quindi?
- Per la salute del cuore, il latte fermentato è la scelta migliore, in particolare se naturale, senza zuccheri aggiunti, e consumato con regolarità
- Se si preferisce il latte classico, meglio optare per la versione parzialmente scremata e inserirlo in un contesto alimentare povero di altri grassi saturi
- Yogurt greco, kefir o yogurt probiotico naturale sono ottimi anche come spuntino o colazione per chi vuole proteggere il cuore in modo gustoso e pratico
Tra latte classico e latte fermentato, vince il secondo quando si parla di benessere cardiovascolare. Grazie ai suoi fermenti attivi e all’effetto benefico sul microbiota e sul metabolismo, è un alleato prezioso per il cuore, soprattutto se inserito in uno stile di vita sano e attivo.