Salute

Dieta alcalina: cosa si può mangiare e cosa no

La dieta alcalina si basa sull’idea che alcuni alimenti possano influenzare il pH dell’organismo, rendendolo più “acido” o più “alcalino”. Secondo i promotori di questo approccio, un’alimentazione troppo ricca di cibi acidificanti può favorire infiammazione, stanchezza e malattie croniche, mentre un’alimentazione alcalina aiuterebbe a mantenere l’equilibrio del corpo, migliorare la digestione, rafforzare le ossa e aumentare i livelli di energia.

Anche se il nostro organismo possiede meccanismi molto efficaci per regolare il pH del sangue, scegliere alimenti alcalinizzanti può comunque favorire una dieta più sana e ricca di nutrienti, con effetti positivi generali.


Cosa si può mangiare

Gli alimenti considerati alcalinizzanti sono perlopiù di origine vegetale, freschi e naturali. Ecco i principali:

  • Frutta fresca (soprattutto banane, melone, uva, mango, mele, pere, agrumi, avocado)
  • Verdure a foglia verde (spinaci, lattuga, rucola, bietole, cavolo riccio)
  • Zucchine, cetrioli, carote, broccoli, sedano, finocchi, cavolfiore
  • Patate dolci e topinambur
  • Aglio, cipolla, zenzero, curcuma
  • Mandorle e semi di lino, chia, girasole
  • Legumi decorticati (come lenticchie rosse o piselli spezzati) in quantità moderate
  • Acqua naturale, tisane alle erbe, acqua con limone
  • Olio extravergine d’oliva e olio di cocco
  • Cereali integrali leggeri, come quinoa, miglio e amaranto (in piccole dosi)

Cosa evitare o limitare

Gli alimenti acidificanti, da evitare o ridurre, sono spesso quelli raffinati, ricchi di zuccheri, grassi saturi e proteine animali. Ecco i più comuni:

  • Carne rossa e salumi
  • Formaggi stagionati e latticini interi
  • Zucchero bianco, dolci, merendine, snack confezionati
  • Farine raffinate, pane bianco, pasta industriale
  • Riso bianco, biscotti, cereali da colazione zuccherati
  • Bevande gassate, alcol, caffè in eccesso, energy drink
  • Fritture e cibi da fast food
  • Prodotti con additivi e conservanti

Un consiglio pratico

La dieta alcalina non richiede eliminazioni drastiche, ma si basa su una proporzione: circa l’80 per cento di cibi alcalinizzanti e il 20 per cento acidificanti, favorendo un’alimentazione più naturale e meno processata. È un modo efficace per ripulire la dieta, aumentare frutta e verdura e ridurre il carico infiammatorio.


In conclusione

Anche se dal punto di vista scientifico il pH del sangue resta costante indipendentemente dagli alimenti, seguire una dieta alcalina può portare benefici reali, soprattutto perché incoraggia un’alimentazione ricca di vegetali, antiossidanti, fibre e acqua, limitando invece zuccheri, grassi nocivi e alimenti industriali. Un approccio semplice, equilibrato e adatto a chi cerca energia, leggerezza e benessere quotidiano.