Cibo spazzatura: blocca l’intelligenza dei bambini
Il ricorso al cosiddetto cibo spazzatura è un’abitufdine semrpe più ricorrente negli ultimi anni. Ritmi frenetici, poco tempo per cucinare e pranzare insieme a causa del lavoro e della scuola, spingono a scegliere cibi veloci da preparare, magari precotti, o ci porta a ricorrere ai fast food. A farne le spese soprattutto i bambini, che in questo modo non imparano l’importanza di un’alimentazione corrette ed equilibrata, con preoccupanti ripercussione per la salute.
Secondo un recente studio condotto dai ricercatori dell’Università di Bristol, sembrerebbe che il “cibo spazzatura” non solo faccia male al fisico ma anche al cervello.
Lo studio è stato recentemente pubblicato sulle pagine della rivista scientifica “Daily Mail”. Secondo gli studiosi inglesi i cibi nocivi come patatine fritte, dolci e panini troppo grassi incidono negativamente sul QI (quoziente intellettivo) dei bambini.
Questi alimenti dunque provocano non solo l’obesità ma anche seri danni alle capacità mentali. A soffrirne di più sono in particolare i bambini, abituati con il ‘junk food’.
Dalla ricerca emerge che i bimbi di 8 anni che mangiano cibo spazzatura, rischiano di avere un quoziente intellettivo inferiore ai coetanei che nella prima infanzia sono stati nutriti con verdure, frutta e pasti preparati in casa.
Il coordinatore dello studio inglese, la dottoressa Pauline Emmett, ha dichiarato: “I bambini che mangiano troppi cibi zuccherati o confezionati non hanno abbastanza vitamine, che significa che il loro cervello non può raggiungere il suo livello ottimale. Una sana alimentazione nei primi anni di vita é essenziale perché è il periodo in cui il cervello cresce più rapidamente”.
L’allarme è stato dunque lanciato da parte dei pediatri, nutrizionisti e psicologi. I genitori devono fare attenzione al cibo che portano sulla loro tavola. In particolare i fast-food sono assolutamente bocciati.