Come si trasmette il vaiolo delle scimmie tra umani: l’importante è stare attenti ai primi sintomi e curare molto l’igiene
Non siamo fortunatamente ai livelli del Covid, ma i numeri dei contagi del vaiolo delle scimmie continuano a salire. Al momento siamo arrivati a 27.814 i casi confermati di vaiolo delle scimmie dal 1 gennaio al 7 agosto. Il dato va diviso fortunatamente tra 89 Paesi diversi, e ha portato a solo 11 decessi.
Come si trasmette il vaiolo delle scimmie da persona a persona
Ma come si trasmette il vaiolo delle scimmie tra umani? Il metodo di trasmissione del virus prevede che il contagio avvenga unicamente in caso di contatto stretto con un caso sintomatico. Questo fortunatamente riduce di molto la possibilità di prenderlo senza accorgersene, considerato che i sintomi sono molto evidenti. Chi ha contratto il vaiolo delle scimmie in maniera sintomatica, infatti, riscontra eruzioni cutanee e croste. Queste sono particolarmente infettive, così come i fluidi corporei.
Secondo i dati diramati con l’ultimo bollettino dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), nell’ultima settimana di monitoraggio (1-7 agosto) i casi nel mondo siano cresciuti del 19%. In tutto si è giunti a 6.217 segnalazioni rispetto alle 5.213 della settimana precedente.
Dati sottostimati
Ma come per tutte le pandemie, i numeri secondo l’Oms, “dovrebbero essere interpretati con attenzione a causa della sottostima dei casi”. Soprattutto in quei paesi dove c’è meno possibilità di cura e dove c’è il rischio di confondere questa malattia con altre e sfortunatamente si verificano decessi senza che nessuno li denunci. Nella classifica per Paesi al momento l’Italia è decima con 505 casi.