Salute

Disponibile Novavax, nuovo vaccino anti Covid: non si potrà rifiutare la somministrazione

Sarà presto disponibile, Novavax, l’ultimo vaccino contro il Covid autorizzato dalle autorità sanitarie. Saranno le stesse autorità sanitarie a decidere se somministrare questo nuovo vaccino o i precedenti utilizzati finora come Pfizer o Moderna. Non sarà data alcuna possibilità ai vaccinandi di scegliere se scegliere questo nuovo vaccino o gli altri.

Niente possibilità di scelta

Il coordinatore della campagna vaccinale di Regione Lombardia, Guido Bertolaso, ex capo della Protezione civile: “Presto arriverà anche questo nuovo vaccino – ha sottolineato Bertolaso -. Noi lo utilizzeremo come abbiamo utilizzato e stiamo utilizzando i vaccini attuali. Non verrà data la possibilità di scegliere a chi verrà a vaccinarsi nel mese di febbraio. Quando sarà disponibile probabilmente anche questo ulteriore vaccino verrà dato in modo random. Chi si prenota potrà essere vaccinato con Pfizer, Moderna oppure con il nuovo vaccino che verrà messo a disposizione”.

“Nessuno pensi – ha ribadito – che non ci si vaccina oggi in attesa di poter utilizzare il vaccino che arriverà domani perché questo il Lombardia non sarà possibile. Siamo tutti uguali, i vaccini sono tutti uguali, ognuno di noi ha il diritto di essere vaccinato con i vaccini che vengono forniti dalla struttura commissariale sulla base delle prenotazioni. E questa è la procedura che noi utilizzeremo in Lombardia per il Novavax”.

Vaccinazione a tre settimane di distanza

Questo il comunicato ufficiale che ratifica la possibilità di impiegare questo nuovo vaccino: “La Commissione Tecnico Scientifica (CTS) di AIFA, nella riunione del 22 dicembre 2021, ha approvato l’utilizzo del vaccino Nuvaxovid (Novavax), rendendolo disponibile nell’intera indicazione autorizzata da EMA per i soggetti di età uguale o superiore ai 18 anni – si legge sul sito dell’Aifa -. La vaccinazione prevede un ciclo vaccinale primario di due dosi a distanza di tre settimane l’una dall’altra. I dati disponibili, rileva la CTS, sul vaccino Nuvaxovid hanno mostrato una efficacia di circa il 90% nel prevenire la malattia COVID-19 sintomatica anche nella popolazione di età superiore ai 64 anni”.