Alimentazione

Gli scimpanzè africano amano l’alcol come l’uomo

Gli scimpanzè africano amano l'alcol come l'uomo

Se l’uomo discende dalla scimmia, oggi tutti coloro i quali alzano un po’ il gomito sanno con chi devono prendersela. Anche gli scimpanzé, quelli, selvatici, amano bere alcool. Lo hanno scoperto gli abitanti dei villaggi dove vivono questi animali, perchè quando nelle loro case producono vino di palma, gli animali lo bevono utilizzando delle foglie, che masticano e inzuppano nel liquido alcolico.

Una scoperta che fa il paio con quella già nota secondo cui le grandi scimmie africane e gli esseri umani tra le altre cose, condividono una mutazione genetica che permette loro di metabolizzare molto bene l’alcool. La notizia è stata data sul “Royal Society Open Science”. 

Non solo: lo scimpanzé, frugivoro, mangia anche frutta caduta marcia, che fermentando contiene etanolo, ossia alcol. La fermentazione solitamente si conclude nel giro di circa due ore, trasformando la linfa in un vero e proprio vino aromatico e dolce, con una gradazione alcolica intorno al 4%.I risultati di questo studio sono arrivati alla fine di una ricerca iniziata nel 1995 e terminata nel 2012, che ha appunto permesso di scoprire quanto gli scimpanzè amino l’alcol, per il suo sapore e probabilmente anche per gli effetti che produce. Quelli della comunità di Bossou in Guinea (Africa occidentale), utilizzano le foglie di palma per sorseggiare l’alcol. Gli scienziati hanno potuto osservare ben 51 casi in cui viene assunta questa bevanda.
“Alcuni degli scimpanzé di Bossou consumavano significative quantità di etanolo e dimostravano i sintomi comportamentali dell’ubriacatura”, ha spiegato la dottoressa Kimberly Hockings della Columbia University specificando che la quantità di alcol ingerita non è diversa tra gli esemplari maschi e femmine. Gli scienziati hanno infatti scoperto prove empiriche di “ingestione di etanolo (alcol) per lunghi periodi e ricorrente”, da parte di queste scimmie in natura. A confermare la somiglianza tra noi e gli scimpanzè, anche la recente scoperta che possiedono l’abilità cognitiva di cuocere il cibo. “Stimiamo che alcuni individui abbiano consumato circa 85ml di alcol – spiega e hanno riportato i segni comportamentali dell’ebbrezza, tra cui la sonnolenza poco dopo aver bevuto. La nostra ricerca dimostra che non c’è una rigorosa avversione al cibo contenente etanolo in questa comunità di scimpanzé”.

Questo l’incipit dello studio:

“Le scimmie africane e gli esseri umani condividono una mutazione genetica che permette loro di metabolizzare efficacemente etanolo. Tuttavia, il consumo di etanolo volontario in questa radiazione evolutiva è documentato solo negli esseri umani moderni. Qui, segnaliamo la prova della lunga durata e l’ingestione ricorrente di etanolo dalla rafia palma (Raphia hookeri, Arecaceae) di scimpanzé selvatici (Pan troglodytes verus) a Bossou in Guinea, Africa Occidentale, dal 1995 al 2012. Gli scimpanzé a Bossou ingeriscono questa bevanda alcolica, spesso in grandi quantità, nonostante una presenza media di etanolo del 3,1% di alcol in volume (ABV) e fino a 6,9% vol. La gente del posto raccoglie le palme rafia e la linfa e le mette in contenitori di plastica, e gli scimpanzé utilizzano elementare strumento di tecnologia frondoso per ottenere questa fermentazione della linfa. Questi dati dimostrano che l’etanolo non agisce come un deterrente per l’alimentazione in questa comunità di scimmie selvatiche, sostenendo l’idea che l’ultimo antenato comune di scimmie africane e gli esseri umani moderni non erano contrari all’ingestione di alimenti contenenti etanolo”.

https://www.youtube.com/watch?v=IrGBdHi5dPI