Medicina

A Brescia banca che congela il seme per chi è a rischio

Nasce a Brescia la prima banca che offre la possibilità di congelare il seme. Si tratta di una importante opportunità per coloro i quali A Brescia banca che congela il seme per chi è a rischiovogliono preservare la propria fertilità in presenza di gravi patologie che potrebbero compromettere la loro capacità riproduttiva. D’altra parte è una questione con la quale è necessario fare i conti considerato che nei Paesi industrializzati, una coppia su 7 ha difficoltà riproduttive. In Europa, la media di figli pro capite è di 1,7 contro il 6 dell’Africa, il 3,2 dell’Asia e il 3 del Sud America. In Italia, nel 2014, sono nati ben 9400 bambini frutto di procreazione medicalmente assistita, una stima che rappresenta il 17 per cento in più del 2013.

“La crioconservazione del seme o del tessuto testicolare – spiega il dottor Carlo Gastaldi, responsabile di Ostetricia e Ginecologia dell’istituto che appartiene alla galassia del gruppo San Donato – dà l’opportunità di conservare i propri gameti a chi potrebbe vedere a rischio la propria fertilità per trattamenti medici o chirurgici. Pensiamo ad esempio a soggetti che dovono essere sottoposti a chemioterapia durante l’età riproduttiva”. La crioconservazione omologa del seme è pensata per i pazienti che devono eseguire trattamenti in ambito oncologico o autoimmune che possono danneggiare in maniera definitiva la capacità fertile. ma anche a coloro i quali dovranno subire interventi chirurgici in ambito uro-genitale.

Possono usufruirne anche le persone esposte a sostanze tossiche che potrebbero causare mutazioni genetiche. Per accedere al servizio è necessario un percorso diagnostico con visita ed ecografia, una valutazione del profilo ormonale e alcuni esami funzionali. Per presentare la nuova iniziativa, sono intervenuti Paolo Rotelli, Vice Presidente del Gruppo Ospedaliero San Donato, Marco Centenari, amministratore delegato degli ospedali di Brescia del Gruppo, Carlo Gastaldi, primario di Ostetricia e Ginecologia e Danilo Zani, primario di Urologia.

“La medicina della riproduzione è una branca innovativa che si sviluppa sia in ambito ginecologico che uro-andrologico. Come per altri settori della medicina, l’interdisciplinarietà sembra essere il fattore che fa la differenza nei risultati. Punto di forza del nostro centro è una stretta collaborazione tra le due unità operative, per un approccio più completo alla coppia e non al singolo soggetto – aggiunge il dott. Danilo Zani, responsabile dell’Unità di Urologia dell’Istituto Clinico Città di Brescia – Inoltre, lo scopo di una crioconservazione è anche quello di conservare gameti in quei pazienti affetti da patologie progressive che determinano una diminuzione nel numero degli spermatozoi, sempre nell’ottica di una procedura di PMA”.