Farmaci

Morfina fatta in casa: tra opportunità e rischio droga fai da te

Morfina fatta in casa
Una grande opportunità ma anche grandi rischi: sono quelli che potrebbero derivare dalla notizia che è possibile fare la morfina in casa, fai da te. Si tratta di una scoperta fatta a scopo medico, attraverso una tecnica spiegata dalla rivista Nature Chemical Biology, attraverso una nuova metodologia.

La morfina si potrebbe ottenere grazie ai primi microrganismi capaci di trasformare lo zucchero in un precursore dei farmaci oppiacei. La tecnica è stata messa a punto nell’Università della California a Berkeley.

“In linea di principio, chiunque si procuri dei lieviti e abbia competenze di base in materia di fermentazione potrebbe essere in grado produrre morfina lievito usando proprio i ‘kit’ per la birra”, si legge in un commento all’articolo su Nature, in cui si fa appello anche alla necessità di stretti controlli. Paul Freemont del Centro per la biologia sintetica e l’Innovazione dell’Imperial College di Londra, fa notare: “Oggi è tecnicamente impegnativo ottenere questi ceppi di lieviti modificati, ma in futuro, chi lo sa? Questo è il motivo per cui dobbiamo pensare a come regolamentare il tutto”.Morfina fatta in casac

Gli scienziati nei giorni scorsi hanno annunciato di aver sbloccato un percorso per la produzione di oppiacei da lievito geneticamente modificato, ma temono che la scoperta potrebbe un giorno essere una miniera d’oro per i signori della droga.

Altri esperti hanno convenuto, sottolineando che chiunque abbia competenze di base potrebbe utilizzare un simile lievito per sfornare morfina, la codeina e la droga utilizzando un semplice kit per la birra fatta in casa.

La scoperta, pubblicata sulla rivista scientifica Nature Chemical Biology, arriva sulla scia di uno studio pubblicato il mese scorso sulla rivista PLoS ONE.

Insieme, i giornali descrivono i passaggi chiave verso la bio-ingegneria su lieviti che si nutrono di zucchero e trasudano oppiacei e altri farmaci terapeutici.Morfina fatta in casa

L’obiettivo è quello di fornire antidolorifici meno costosi e possibilmente meno dipendenza da una fonte affidabile, rispetto al papavero.

Nello studio i biologi sintetici della University of California a Berkeley hanno inserito un gene dell’enzima da barbabietole per spingere il lievito alla conversione di tirosina – un aminoacido facilmente derivato dallo zucchero – in un composto chiamato reticuline.

Reticuline è un “hub” molecolare, che significa che è il trampolino per ottenere morfina, la codeina e ossicodone, così come i farmaci anti-spasmodici come la papaverina.

La scoperta potrebbe essere un vantaggio in farmaceutica, ma potrebbe anche “accelerare drammaticamente la produzione fai da te di droga”, i ricercatori avvertono.

“Stiamo probabilmente guardando una linea temporale di un paio di anni, non un decennio o più, quando il lievito zucchero-fed potrebbe produrre in modo affidabile una sostanza controllata,” ha detto John Dueber, che ha co-condotto lo studio.

“E’ ora di pensare a politiche per affrontare questo settore della ricerca. Il campo si muove in modo sorprendentemente veloce, e abbiamo bisogno di essere davanti in modo da poter ridurre il potenziale di abuso”.