Medicina

Allergia per 6 milioni di italiani: consigli Siaaic e Dottor Sport

Allergia per 6 milioni di italiani: consigli Siaaic e Dottor SportI primi caldi sono per molte persone l’inizio di un incubo, perchè portano le allergie ad esplodere insieme ai pollini. E così qualcosa come sei milioni di italiani vengono colpiti in questi giorni da attacchi allergici che in molti casi possono impedire il normale svolgimento delle attività quotidiane.

Se state pensando di evitare la campagna in questo periodo, perchè foriera di pollini e quant’altro, sbagliate. E’ proprio lì che dovreste recarvi. Quest almeno quello che sostiene la Società Italiana di Allergologia, Asma ed Immunologia Clinica (Siaaic). Ma va benissimo anche il mare. Ma da cosa dipende questa esplosione di sintomi allergici? Tutta colpa, si fa per dire, della stagione delle graminacee: «Questo caldo improvviso al termine della stagione delle piogge – spiega la Siaaic – ha fatto in modo che l’impollinazione sia avvenuta in maniera ancora più evidente del solito. Eppure il diffondersi dei pollini di questi giorni, seppure in quantità più visibile del solito, rientra nel quadro standard di tutti gli anni. Quando le temperature sono più basse e la stagione è piovosa, le persone affette da allergie rimangono in stato asintomatico. La concentrazione atmosferica alta di questi giorni ha invece provocato un’esplosione della sintomatologia».

Ci sono delle soluzioni. Per curare le allergie alle graminacee, spiega Oliviero Rossi della Siaaic, «si consigliano i vaccini antiallergici in compresse o gocce sublinguali che vanno somministrate 3-4 mesi prima della fioritura. Questa cura è da proseguire fino all’arrivo della stagione dei pollini. In alternativa, per i ritardatari, ci sono anche i nuovi farmaci per uso locale in spray, che comprendono antinfiammatori e antistaminico per bloccare i sintomi: bastano una settimana o 10 giorni per avere un sollievo immediato».

Il problema è che «è imprevedibile il momento in cui arriverà la sintomatologia – aggiunge Rossi -; il periodo interessa il mese di maggio fino a metà giugno. Ad influire sono le condizioni climatiche e l’inquinamento».

Come detto, se potete, scappate in campagna, perchè per chi è allergico la città è ancora più pericolosa: questo perchè l’aria con poco ricambio e l’inquinamento cittadino ha un effetto di amplificazione anche in virtù della temperatura della città è più alta rispetto alla campagna. La soluzione migliore resta il mare, dove c’è aria fresca e pollini in quantità minima.

Ecco i consigli per chi soffre di allergia al polline dal sito Dottor Sport:

“Chi soffre di allergie ed in particolare di quelle ai polline sa bene che la primavera è un vero tormento. Ci si sente raffreddati come in pieno inverno, il naso cola continuamente, non si riescono a svolgere le normali attività lavorative quotidiane per via degli occhi sempre rossi e lacrimanti. Per chi è costretto a lavorare davanti ad un PC diventa davvero pesante.

Qualche accorgimento si può adottare per alleviare i sintomi e tenerli un po’ più a bada.
Il periodo di maggiore concentrazione di pollini si ha, in genere, tra le 10 e le 16.
Per questo motivo sarebbe opportuno chiudere le finestre ed anche i finestrini dell’auto ed evitare passeggiate all’aperto.

Sia in ufficio che in casa è utile usare condizionatori d’aria. In macchina si può installare un filtro anti polline. Evitare di passeggiare sull’erba da poco tosata. Tornati a casa, una doccia serve ad eliminare i pollini che si sono attaccati alla pelle o ai vestiti.

Non far asciugare le lenzuola all’aperto. I pollini vi si attaccano facilmente.
Indossare sempre gli occhiali da sole, perchè quest’ultimo aumenta il fastidio agli occhi.
Non bere alcol, perchè dilata i vasi e aumenta la congestione nasale.
Il posto meno saturo di pollini è il mare.

Per gli allergici alla parietaria è preferibile la montagna, abbondante nelle zone costiere.
I pollini si avvertono di più nelle giornate con molto vento, quindi meglio aspettare che si calmi prima di uscire”.