In seguito alla notizia delle indagini dell’Interpol sui prodotti a base di dinitrofenolo, sostanza chimica illegale utilizzata in alcune pillole e creme dimagranti, acquistabili su Internet, abbiamo voluto chiedere il parere di un esperto, la nutrizionista dott.ssa Giovanna Corona.

Ricordiamo che la polizia internazionale ha ritenuto necessario addirittura emettere un orange notice, cui si ricorre in caso di minaccia seria per la sicurezza pubblica dopo il caso di una ventenne morta in Gran Bretagna in seguito all’assunzione di pillole a base di questa pericolosa sostanza. Ma si parla anche di un episodio in Francia di grave malattia successiva all’ingestione di una sostanza pericolosa anche per inalazione e contatto con la pelle, utilizzata per creme dimagranti.

“Le pillole dimagranti sono un espediente a cui ricorrono ancora troppe persone per poter scendere di peso velocemente – spiega a Dottor Salute la dott.ssa Giovanna Corona –. Purtroppo, però, anche se sembra la strada più semplice, in realtà è quella meno consigliata. La perdita di peso deve essere sempre e comunque finalizzata ad un miglioramento dello stato di salute e non ad un peggioramento. Molto spesso queste pillole contengono controindicazioni, possono influire sul funzionamento della tiroide, possono interferire con l’efficacia di eventuali altri farmaci che si assumono in contemporanea o, nei casi più gravi, possono contenere sostanze tossiche (soprattutto quando si tratta di prodotti commercializzati all’estero e da acquistare su internet, in quanto meno controllati) che danneggiano l’organismo”.

“Inoltre queste pillole –prosegue la dott.ssa Corona – non possono certamente essere assunte per sempre, arriverà un momento in cui si smetterà di prenderle e quando terminerà il loro effetto tutti i kg persi verranno recuperati, probabilmente con gli interessi e non saranno di massa magra, bensì di massa grassa. Un percorso nutrizionale graduale e naturale, invece, oltre a dare ottimi risultati, sia in termini di dimagrimento puro che in termini di buona salute, consente di acquisire le conoscenze necessarie per gestire da sé la propria alimentazione anche dopo il termine del percorso stesso. La parte più importante (e, se vogliamo, anche la più difficile) del lavoro di un nutrizionista, in effetti, non è far perdere peso alle persone – conclude – ma spingerlo a modificare le proprie abitudini a favore di un corretto stile di vita (e, ovviamente, di alimentazione)”.