Salute

Melanoma, maggio mese della prevenzione con Licia Colò

Melanoma, maggio mese della prevenzione con Licia ColòUno spot con Licia Colò per la campagna “Un sole per amico” e la SIDeMaST (Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse) che promuove l’Euromelanoma Day, campagna europea di informazione sul melanoma e sui tumori della pelle. Lo scopo è sensibilizzare sui rischi di comportamenti pericolosi come l’uso di lettini solari, l’esposizione al sole senza adeguata protezione solare e nelle ore con maggiore indice di raggi UV.

Nel nostro Paese si contano ogni anno dai 6 ai 15 nuovi casi di melanoma ogni 100.000 abitanti, con un’incidenza crescente da Sud a Nord. Sono dati preoccupanti che emergono da un recente studio epidemiologico italiano che ha preso in esame 1.472 pazienti affetti da melanoma provenienti da Nord, Centro e Sud Italia. Secondo gli esperti dipende anche dal fatto che i pazienti residenti nelle regioni settentrionali hanno in media un fototipo più chiaro (II-III). Non solo: sono anche soggetti che fanno maggiore uso di lampade abbronzanti e riportano più spesso una storia di ricorrenti scottature solari soprattutto in età infantile. Da notare anche che i pazienti del Sud, nonostante i melanomi in media più aggressivi, hanno una minore abitudine a rivolgersi al dermatologo. Quelli delle regioni centrali, infine, presentano una maggiore tendenza all’esposizione solare durante le ore più calde del giorno.

Il prossimo weekend dell’8 e 9 maggio sarà l’occasione per una due giorni dedicata alla prevenzione dei tumori della pelle che si avvale della consulenza di specialisti dermatologi, con l’obiettivo di informare e sensibilizzare la popolazione sui rischi derivanti da una cattiva educazione alla fotoprotezione e sulla necessità di misure preventive nel nostro Paese. La popolazione italiana, infatti, caratterizzata da fototipo chiaro prevalente, alto numero di nevi per paziente e alta frequenza di scottature solari, è a forte rischio melanoma.

Ketty Peris, Direttore della Clinica Dermatologica Università Cattolica del Sacro Cuore Policlinico A. Gemelli di Roma

“Le scarse pratiche di fotoprotezione – sottolinea Ketty Peris – sono ancor più deleterie quando coinvolgono i più piccoli e, soprattutto, i figli di genitori affetti da melanoma o sopravvissuti ad esso. Questi bambini, infatti, presentano un rischio maggiore di sviluppare il tumore rispetto alla popolazione generale ma, come dimostra un recente studio svolto in California, sono esposti ai raggi ultravioletti e a scottature solari in maniera uguale o addirittura superiore alla media. Ciò dimostra quanto ancora ci sia da fare nell’educazione all’esposizione solare”.

I numeri del melanoma in Italia – FONTE: Rapporto AIRTUM 2014

Fattori di rischio.

In Italia, il melanoma è il terzo tumore più frequente sia nei maschi che nelle femmine al di sotto dei 50 anni di età. La sua insorgenza è legata a fattori genetici, fenotipici, ambientali – tra i quali il più importante è rappresentato dall’esposizione ai raggi UV – e a una combinazione di questi. Tra i maggiori fattori di rischio ambientali, inoltre, il numero delle ustioni solari.

Incidenza, mortalità e sopravvivenza.

Il melanoma colpisce un uomo su 69 e una donna su 86 e la forma maligna è in costante aumento (+3,6% negli uomini e +3,7% nelle donne all’anno). La mortalità per melanoma è piuttosto remota, mentre la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi del melanoma maligno è aumentata negli ultimi vent’anni del 14% nei maschi e del 6% nelle femmine.

Diagnosi precoce: la regole dell’ABCDE

Fare autodiagnosi attraverso il controllo dei nevi rappresenta una delle misure preventive più importanti, grazie alla regola dell’ABCDE: Asimmetria della lesione; irregolarità dei Bordi; variazioni nel Colore; Diametro di 5 millimetri o più; Evoluzione. Qualora si noti uno di questi cambiamenti, o più di uno, è necessario rivolgersi immediatamente a uno specialista.  L’autoanalisi, però, non può sostituirsi a periodiche visite di uno specialista dermatologo che, grazie a strumenti quali dermoscopia e/o epiluminescenza, è in grado di fare una diagnosi accurata e specifica.

Nel 70% dei casi, infatti, il dermatologo esegue una diagnosi clinica già ad una prima visita.

“Proprio quando è necessario razionalizzare i costi emerge nella sanità il valore della prevenzione che da un lato garantisce più salute alle persone e dall’altro aiuta a rendere meno costosa la spesa sanitaria”. Lo ha dichiarato Federico Gelli, deputato e responsabile sanità del Pd, alla presentazione che si è svolta oggi a Roma della campagna nazionale di prevenzione del melanoma.

“Il sole per amico”, è stata organizzata dall’Intergruppo melanoma italiano (Imi), che vede Gelli nel ruolo di promotore istituzionale. “Come rappresentante delle istituzioni, oltre che come medico – ha sottolineato – ho aderito volentieri alla richiesta dell’Imi di sostenere questa campagna e sensibilizzare i miei colleghi della Camera e del Senato. Un’occasione importante per testimoniare l’attenzione che le Istituzioni pongono ai problemi della salute e aumentare l’attenzione dei cittadini su questo tumore della pelle troppo spesso sottovalutato e che rappresenta una crescente emergenza socio-sanitaria. in Italia colpisce ogni anno circa 12.000 persone, con un’elevata mortalità, ed è considerata una delle forme di tumore a più rapido incremento.

“Sono fermamente convinta che il melanoma sia una tipologia di tumore che può essere contrastata con un’efficace azione di prevenzione – afferma in un messaggio il ministro della Salute Beatrice Lorenzin – per questa ragione diventa ancora piu’ importante, grazie ad iniziative come questa, innalzare il livello di attenzione della popolazione, diffondendo la cultura della prevenzione, e soprattutto informando il maggior numero di persone possibile sull’importanza degli screening diagnostici al fine di limitare l’insorgenza dei tumori e di combattere gli effetti potenzialmente devastanti”.