Scienza

Cervello elabora piano B nella corteccia prefrontale mediale

Cervello elabora piano B nella corteccia prefrontale medialeSe davanti a una difficoltà il vostro cervello si mette subito a elaborare una strategia di riserva, il cosiddetto “piano B”, è tutto merito di una zona specifica del cervello, e adesso sappiamo anche esattamente qual è. Si tratta della corteccia prefrontale mediale. Una zona che inizia già a studiare la possibile soluzione, ancor prima che ce ne rendiamo conto. Ecco perchè, probabilmente, quando ci sembra impossibile trovare una via d’uscita, e poi abbiamo una illuminazione, ci stupiamo di noi stessi. In realtà il nostro cervello aveva già iniziato a pensare a una soluzione e noi non ne eravamo nemmeno coscienti.

La scoperta è dell’Università di Milano-Bicocca, che ha studiato il processo mediante il quale le persone, nel corso dello svolgimento di un compito, decidono autonomamente e senza suggerimenti di cambiare la strategia di esecuzione.

I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Neuron.

Per realizzare lo studio, sono stati esaminati 36 volontari ai quali è stato somministrato un gioco. Nel corso dell’attività, venivano costantemente monitorati mediante risonanza magnetica funzionale. Lo scopo del test era determinare prima possibile la posizione di una nuvola che compariva su di uno schermo.

Non dovevano fare altro che indicare la posizione della nuvola premendo il pulsante di sinistra se la vedevano più vicina agli angoli superiore destro o inferiore sinistro dello schermo. Dovevano invece premere il pulsante di destra se la nuvola compariva in uno degli altri due angoli.

Poi dopo circa dieci minuti dall’inizio del compito e all’insaputa dei volontari, i ricercatori hanno inserito una semplice associazione tra colore della nuvola e risposta corretta: se la nuvola era rossa, andava premuto il pulsante destro; se era verde il pulsante sinistro.

Tutti coloro i quali hanno notato questo “aiuto”, hanno inconsciamente messo in atto una strategia per rendersi il lavoro più semplice.

Dopo un’ora di gioco, solo il 31 per cento dei partecipanti ha individuato e sfruttato l’associazione fra colore e risposta, mentre gli altri hanno continuato a rispondere usando la posizione. Ebbene in coloro che hanno sfruttato la nuova strategia, la corteccia prefrontale mediale teneva traccia del colore dello stimolo, anche alcuni minuti prima che i volontari effettivamente cambiassero strategia.
Addirittura, in questo modo i ricercatori hanno potuto prevedere chi stava per cambiare strategia, perchè il cervello iniziava a lavorare prima che lo facessero effettivamente.

Insomma il nostro cervello è in grado di lavorare su due piani: quello reale, eseguendo il compito che stiamo facendo, e quello “di studio” in cui pianifica una strategia per migliorare la nostra attività.