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Test Medicina 2014: torna il bonus maturità. Favorevoli e contrari

Non si tratta solo di voci che circolano in rete. In una recente intervista il neo Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha confermato che è favorevole al ripristino del bonus maturità. Il Ministro incaricato dal Governo Renzi sta già sollevando l’ira e le polemiche degli studenti.

Non tutti infatti sono favorevoli al bonus maturità, che ricordiamo l’anno scorso ha causato numerosi ricorsi in quanto fu cancellato a concorso già avviato.

Stefania Giannini da questo punto di vista ha le idee chiare. Il Ministro dell’Istruzione ritiene infatti che l’università debba essere collegata alla precedente formazione dello studente.Test Medicina 2013


Secondo il Ministro non è possibile dividere le due cose ed è dunque giusto prendere in considerazione il percorso fatto nei 5 anni di scuola superiore.

Questo però implica che chi non ha preso 100 o voti alti al diploma, praticamente sarà quasi impossibile che riuscirà a superare un test d’ammissione.


Al contrario invece, chi ha ottenuto un punteggio alto alle scuole superiori e dunque potrà usufruire del bonus maturità, vedrà il test d’ammissione come una “barzelletta”.

Il test d’ingresso per le facoltà a numero chiuso diventerà ancora più difficile, se non impossibile, per tutti quelli che per un motivo o per un altro hanno ottenuto un punteggio basso alle superiori.

E ovviamente il popolo studentesco si divide. Da un lato c’è chi è concorde con questa decisione. E cioè chi è stato meritevole di volti alti durante le superiori è giusto che sia favorito (perchè è di questo che stiamo parlando) all’Università.

Al contrario invece, tutti coloro che hanno studiato poco o hanno ottenuto voti bassi si vedranno ostacolare il futuro. Perchè è di questo che stiamo parlando.

Ricordiamo che (i docenti dovrebbero saperlo) uno scarso risultato a scuola potrebbe essere il sintomo di una serie svariata di cause.

Potrebbe essere la scarsa volontà a studiare certo, ma potrebbe essere anche altro. Potremmo trovarci di fronte a studenti che hanno problemi familiari, problemi di socializzazione, difficoltà di apprendimento e di memorizzazione e tanto altro.

Non bisogna dimenticare che molti grandi della storia, durante il loro percorso scolastico, sono stati bocciati o hanno ripetuto esami d’ingresso più volte.

Pensiamo ad Albert Einstein, Premio Nobel per la Fisica nel 1921, e ha avuto delle difficoltà di apprendimento e ha superato l’esame d’ingresso al Politecnico di Zurigo solo al secondo tentativo. E stiamo parlando di un genio.

Oppure il grande scienziato Thomas Edison, inventore della lampadina, che fu espulso a soli 12 anni perché aveva grandi lacune in matematica ed era incapace di concentrarsi.

Ma gli esempi sono infiniti.

E voi che ne pensate?