Dolcificanti artificiali: non aiutano a dimagrire
Una recente pubblicazione apparsa sulla rivista scientifica Trends in Endocrinology & Metabolism ha sottolineato come il continuo ricorso ai dolcificanti artificiali (diversi dai glicosidi steviolici estratti dalla Stevia e di origine naturale), pur riducendo l’apporto di calorie, non aiuterebbe a dimagrire. Colpa dell’interferenza nell’equilibrio glicemico ed energetico dell’organismo, la quale porterebbe ad alterazioni metaboliche e, con una sorta di effetto boomerang, spingerebbe anche a mangiare di più e a cercare ‘rifugio’ negli alimenti e nelle bevande zuccherate.
L’EFFETTO DEI DOLCIFICANTI DI ORIGINE NATURALE SULL’APPETITO – Non tutti i dolcificanti, però, sono uguali: questo aspetto non riguarda quelli a base di glicosidi steviolici. I primi studi condotti sull’uomo hanno mostrato, infatti, che queste sostanze hanno effetti benefici sul glucosio ematico e sui livelli di insulina, suggerendo un possibile ruolo nella regolazione dell’assunzione di alimenti. Anche uno studio più recente suggerisce che i dolcificanti a base di glicosidi steviolici non spingono a compensare l’apporto calorico inferiore rispetto al saccarosio. Avrebbero, al contrario, l’unico effetto di ridurre il contenuto calorico della dieta quotidiana, mantenendo lo stesso impatto dello zucchero sulla sazietà.
IL GUSTO DOLCE DELLA STEVIA – Non rinunciare al piacere della tavola se si è a dieta è dunque possibile. I dolcificanti di origine naturale assicurano un effetto analogo a quello del comune saccarosio, con il vantaggio di poter utilizzare dosi notevolmente inferiori, con un apporto energetico pari a zero. Ma c’è un motivo in più per cambiare le proprie abitudini alimentari. Negli ultimi mesi, infatti, diversi studi hanno confermato che, se assunti con moderazione all’interno di un regime alimentare equilibrato, i dolcificanti a base di glicosidi steviolici possono contribuire a prevenire o gestire le principali complicazioni metaboliche dell’obesità e del diabete mellito di tipo 2. Per questi dolcificanti, dunque, non ci sono preclusioni. I test effettuati su particolari categorie di consumatori hanno rivelato come risultino sicuri anche se assunti da bambini, donne in gravidanza e allattamento.