Presa di posizione da parte del Miur. Il Ministero dell’Istruzione ha sollecitato le commissioni di tutta Italia ancora impegnate con il lavoro di correzione dei compiti scritti.

A livello di tempistica infatti sembrano esserci numerosi ritardi. Calcolando che nel bando viene indicato il 1 settembre come data di immissione in ruolo, il Ministero invita le commissioni ad accellerare il lavoro.

Ricordiamo infatti che oltre alla correzione e alla successiva pubblicazione deve essere poi effettuata l’ultima prova quella orale e dunque stilata l’ultima graduatoria con i nomi effettivi dei vincitori.

Alla luce di tutti questi impegni il Miur sollecita le commissioni riferendo che in caso di necessità “sono letteralmente chiesti gli straordinari alle commissioni che hanno il compito di giudicare; per questo motivo con ogni probabilità si lavorerà tanto di domenica quanto in estate, trascurando i giorni e il periodo feriale”.

Il Ministero dell’Istruzione ha dunque le idee chiare in merito al processo di correzione del maxi concorso a cattedra.

Ora però il compito gravoso spetta certamente alle commissioni che si ritrovano con l’acqua alla gola e con il tempo che è tiranno.

Ricordiamo che sono ancora moltissime le regioni che non hanno terminato di correggere i compiti di tutte le classi di concorso.

Di recente inoltre il MIUR ha reso note in un comunicato stampa le modalità dell’ultima prova quella orale.

Il Ministero infatti oltre a chiarire il tempo del colloquio (la prestazione del candidato duri tra i 25 e i 35 minuti, la soglia di tolleranza consentita) chiariscono anche gli argomenti da studiare.

Si parla di “discipline di insegnamento” e non di “programmi d’esame”. Ciò vuol dire che l’intera prova orale, lezione simulata e colloquio

successivo, verte sugli argomenti previsti per i diversi gradi di istruzione e per le diverse discipline di insegnamento.