Moratti e Stramaccioni danno tutta la colpa all’arbitro, ma non può bastare certo il rigore inesistente concesso all’Atalatnta sul 3-1 a giustificare l’ennesimo crollo dell’Inter, che inanella la terza sconfitta consecutiva in casa, evento che non si verificava dagli anni Cinquanta.

L’arbitro riapre una partita che sembrava chiusa fischiando un inesistente fallo di mano a Samuel, ma si era pur sempre a metà del secondo tempo e sul risultato di vantaggio per i nerazzurri di 3-2. Ciò che è avvenuto dopo è dipeso solo dai nerazzurri, che dicono definitivamente addio al sogno Champions non solo per una questione di punti, ma anche e soprattutto in virtù di una serie di prestazioni altalenanti il cui principale colpevole sembra essere Stramaccioni.

Le attenuanti ci sono, a cominciare dagli infortuni, ma appare evidente che soprattutto in difesa l’Inter è costantemente in balia dell’avversario. A DirettaStadio 7Gold Tramontana a Corno sono increduli, quando poi Ranocchia al novantesimo sbaglia a porta vuota il gol del 4-4, si capisce che c’è qualcosa di strano nella stagione nerazzurra.

Moratti parla di malafede degli arbitri, e questa è una buona notizia per Stramaccioni che quantomeno vede ridotte le sue responsabilità. In arrivo deferimenti, le dichiarazioni dei nerazzurri, da Zanetti al presidente passando per l’allenatore, sono sembrate eccessivamente pesanti.