Tecnologia

Google olezzo: cos’è, come funziona

Tutti col naso appiccicato allo schermo per carpire gli odori. Il nuovo stratagemma di Google per attirare l’attenzione è nientemeno che Google Olezzo. Come funziona? Semplice: gli strumenti di Google in giro per il mondo hanno raccolto tutti gli odori possibili e immaginabili.


Adesso basta effettuare una solita ricerca tramite il colosso di Mountain View, cliccare sul tasto della riproduzione degli odori e concentrarsi bene per sentire l’olezzo: tacchino, macchina nuova, pesce, profumo classico. Tutto è possibile. Tutti col il naso appiccicato allo schermo. prova un po’ tu, cosa senti? Mah, un po’ si sente, prova con qualcosa di più forte come il gorgonzola magari, così è sicuro che si sente.

Io non sento nulla, forse ho il monitor di una tecnologia troppo vecchia, proviamo con quest’altro pc che è più nuovo. Niente. Mah forse adesso qualcosa la sento, anzi no? Finito con le prove? Bene, ci siete cascati, perchè Google olezzo non è altro che un bel pesce d’Aprile di Google, buono soltanto per far ammattire un po’ i più creduloni. Eppure qualcuno ci era cascato. Magari usano impulsi elettrici tramite il monitor, altri pensano al surriscaldamento di alcuni pixel in maniera così sapientemente dosata da avvicinarsi alla riproduzione dell’odore desiderato. Niente di tutto questo.

L’odorama è ancora lontano dall’essere realizzato. Ma il fatto che molti, moltissimi ci siano cascati, anche i più scafati, è la conferma che la tecnologia oggi può (quasi) tutto e che l’appeal di Google è davvero forte. Insomma se ci porta in giro per il mondo con Street View, perchè non ci deve portare gli odori di pesce fresco in casa nostra. Per ora ancora niente da fare. L’unico odore è quello del pesce d’aprile. Fra qualche anno chissà.