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Beppe Grillo elezioni 2013: vuole la fiducia da Pd e Pdl

Dopo le prime ore di prudenza in seguito allo straordinario risultato elettorale conseguito dal Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo passa all’attacco facendo valere il peso del boom registrato.


Grillo parla della possibilità di un governo a guida 5 Stelle, spiegando a Pd e Pdl che se serve la governabilità, allora non resta che votare il suo movimento: “Se proprio Pd e PdL ci tengono alla governabilità possono sempre votare la fiducia al primo governo del Movimento 5 Stelle”. Grillo elogia poi Napolitano, definendolo il suo presidente:”Napolitano merita l’onore delle armi. In questi anni è stato criticato per molte scelte a mio avviso sbagliate, ma ieri in Germania ho visto il mio presidente della Repubblica. Un italiano che ha tenuto la schiena dritta. A lui dico chapeau”.

“Il candidato cancelliere dell’Spd, Steinbrueck – ha proseguito – con le parole dette ieri (“Sono inorridito dalla vittoria di due clown nelle elezioni italiane”, ndr) ha chiamato imbecilli gli elettori del M5S e del PdL. Un’affermazione offensiva e arrogante”. Grillo ha poi detto che “i cittadini onesti devono riappropriarsi delle istituzioni. Faremo dell’onestà una moda”.

Bersani no ci sta, e nonostante sia consapevole che il suo sia stato un finto successo, spiega che Grillo deve rispettare gli elettori che hanno votato in maggioranza per il centrosinistra. Poi rincara la dose: non scappi dalle responsabilità con le battute. Oggi intanto c’è stato un importante vertice tra Bersani, D’Alema e Lett per fare il punto della situazione. Napolitano cerca di riportare equilibrio parlando dell’Italia come di un Paese che non è allo sbando, per poi ringraziare Grillo per le parole di elogio: “Ho letto e, naturalmente, ho apprezzato queste parole”.
Beppe Grillo elezioni 2013: vuole la fiducia da Pd e Pdl
Napolitano si riferisce alle parole “In Germania ho visto il mio presidente della Repubblica. Un italiano che ha tenuto la schiena dritta. A lui dico chapeau”. La stessa Merkel ripone ampia fiducia in Roma e in Napolitano. Alfano invece annuncia che il Pdl andrà in piazza a difesa di Berlusconi, in risposta alle indagini che lo riguardano, parlando di aggressione che mette a rischio la democrazia.