Monti si prende i meriti della situazione economica attuale in Italia spiegando che il Paese ormai è salvo, e che si può procedere con il ridurre le tasse. Poi va sullo specifico, parlando di soluzioni per risollevare il mondo del lavoro: parla di contratti a tempo indeterminato, ma flessibili. Sugli F35, spiega che sono stati voluti da D’Alema e Berlusconi.

Intanto proprio a proposito del Cavaliere, c’è curiosità per sentire la sua proposta, che viene preannunciato come un provvedimento di grande importanza: potrebbe contenere sgravi fiscali sui beni di prima necessità, niente aumento dell’Iva, abolizione del bollo auto e dell’Imu sulla prima casa, oltre al ridimensionamento dei poteri di Equitalia e a provvedimenti in favore degli esodati. Parallelamente al dibattito politico in vista delle elezioni si continua a parlare dello scottante caso Monte Paschi.

Maroni parla di una volontà del Colle di coprire il Pd, mentre Bersani definisce tutto questo un polverone inaccettabile. Alfano è certo che la sinistra sa più di quel che dice, mente Casini attacca la Lega, colpevole di buttarla in ‘cagnara’.

Veniamo alle dichiarazioni.

Monti: “Sperimentare una rimodulazione del contratto a tempo indeterminato tesa a renderlo più flessibile e meno ‘costoso'”. “Aumentare l’età pensionabile effettiva e garantire nel tempo l’equilibrio dei sistemi pensionistici pubblici, nonostante l’invecchiamento della popolazione”. “Prioritario che l’Italia diventi un Paese per donne”, “il mercato del lavoro non le incoraggia”. “Rispetto ad altri periodi in cui il peso delle tasse è stato molto alto, questa volta se non altro sono servite e non sono finite in un impalpabile calderone e l’Italia si è salvata dal fallimento”. “Lo spread si è dimezzato e adesso possiamo impegnarci in una riduzione puntuale e graduale delle tasse, bloccando la spesa,mi sembra una cosa buona e liberale”. “Qualcuno si indispettisce perchè chi ha dovuto mettere le tasse dovrebbe essere mummificato con quella connotazione per sempre, ma è chiaro che, se la situazione cambia, le cose possono cambiare”.

Sondaggi:

coalizione di centrodestra al 26,3%

PDL al 17,4%

coalizione guidata da Pier Luigi Bersani al 39%

Monti 15,5%

Lega Nord 4,6%

M5S tra il 12,6% e il 12,5%

Sel (Sinistra Ecologia e Libertà) tra il 4,4% e il 4.9%

Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia tra il 4,4% e il 4.8%

UDC di Pier Ferdinando Casini tra il 4,9% e il 4%

Fratelli d’Italia tra l’1,1% e l’1.4%

La Destra all’1.3%

Fli (Futuro e libertà) tra l’1,3% e l’1.1%