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Pensioni 2013: aumenti del 3%, chi riguardano, di quanto saranno

Dopo i sacrifici imposti dal governo Monti nel 2012 alle pensioni, cosa accadrà il prossimo 2013? Dal primo gennaio scattano gli aumenti del 3% per adeguare le pensioni al costo della vita. Nel 2013, però la rivalutazione non sarà valida per le pensioni superiori tre volte la minima. I dati sono di Spi-Cgil, che spiega come il blocco, per effetto della riforma Fornero, riguarderà 6 milioni di pensionati, che nel biennio 2012-2013 si ritroveranno con un 1.135 euro in meno. Con la rivalutazione prevista, una pensione minima passerà da 481 euro a 495,43. Invece una da 1.000 euro arriverà a quota 1.025 euro.


Il calo delle pensioni liquidate dall’Inps nei primi 11 mesi, con un rallentamento deciso per i trattamenti di anzianità, è “una buona notizia per i pensionati italiani, anche quelli futuri”. E’ il commento del presidente dell’Inps Mastrapasqua secondo cui i nuovi dati testimoniano come i conti dell’istituto siano così “messi in sicurezza”. Dal 2013, poi, “ci saranno “ulteriori aggiustamenti” grazie agli effetti della riforma Monti-Fornero, e quindi ci si attende un nuovo calo nei primi 3 mesi”.
Pensioni 2013: aumenti del 3%, chi riguardano, di quanto saranno
Continua a calare il numero delle pensioni Inps liquidate nel 2012: gli ultimi dati, riferiti al mese di novembre, confermano l’andamento fotografato dalle precedenti rilevazioni. Nei primi 11 mesi dell’anno, infatti, sono state liquidate complessivamente 186.800 pensioni, mentre nello stesso periodo del 2011 le nuove pensioni erano 230.500, con una diminuzione pari al -18,5%. Sono i dati resi noti dall’Inps. I dati confermano anche la crescita dell’età media di pensionamento, che si attesta su 61 anni e 3 mesi.