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Exit Poll Primarie Pd: Bersani sempre in vantaggio

“Alle 17.30 di oggi hanno votato 2 milioni e trecentomila elettori di centrosinistra”. La comunicazione arriva dall’ufficio stampa delle primarie del centrosinistra, registrando così un lieve calo dei votanti rispetto alla prima tornata. Gli exit poll dicono che la scarsa affluenza finirà per favorire Pierlluigi Bersani, ed è proprio per questo che Renzi e il suo schieramento spingevano per una massicca presenza alle urne degli italiani. “Alla stessa ora di domenica 25 novembre avevano votato 2.450.000 elettori”.

“Proveremo a vincere, è una partita difficilissima, ma anche molto bella che abbiamo giocato con onestà”. Lo ha detto Renzi, candidato alle primarie del centrosinistra. “Se vinciamo è meglio, se perdiamo saremo leali. Il nostro obiettivo è di vincere non di accontentarci” “Le regole le posso criticare, ma le ho sempre rispettate tutte, anche quelle che non condivido”.”Ho invitato Bersani a fare un appello si serenità. Faccio di nuovo l’appello alla serenità, andate sereni e tranquilli a votare”. “Domani l’Italia può cambiare, guardare al futuro. Con domani possiamo smettere di affidarci sempre ai soliti e a provare ad entrare nel futuro”.


Sono 7.094 gli elettori che nonostante non si siano iscritti al primo turno delle primarie del centrosinistra, potranno votare domani al ballottaggio dopo essersi registrati in questa ultima settimana. La comunicazione è stata data dal comitato organizzatore delle primarie. Ai nuovi si aggiungono gli oltre 3 milioni del primo turno e a coloro che, iscritti prima del 25 novembre, non hanno votato.

Exit Poll Primarie Pd: Bersani sempre in vantaggio

“Abbiamo fatto tutto ciò che umanamente poteva essere fatto per far votare tutti”, ha detto Berlinguer. “Ci aspettiamo un’altra intensa giornata di vita democratica”.

Secondo un sondaggio effettuato qualche giorno fa dall’agenzia Swg, Pier Luigi Bersani dovrebbe vincere la sfida con una percentuale di voti compresa tra il 53% e il 57%, mentre Matteo Renzi raccoglierebbe tra il 43% e il 47% delle preferenze. La sensazione è che le nuove iscrizioni di oggi debbano andare verso Renzi, ma che si tratti di un numero non sufficiente spostare i punti che separano i due candidati.