Intrattenimento

Orale maturità 2012: consigli studenti in crisi

Orale maturità 2012: consigliGli Esami di Stato 2012 non sono ancora terminati. Dopo la prima, la seconda e la terza prova ecco che i maturandi si trovano proprio in queste ore alle prese con l’ultimo test: l’orale. Un’ultima prova che segnerà l’inizio dell’estate. C’è grande paura tra gli studenti.

Ma in cosa consiste l’orale? E’ una tesina che riguarda tutte le materie dell’ultimo anno. Dopo tutto il lavoro di raccolta e di elaborazione scritta ecco che gli studenti sono stati costretti a studiare ed imparare a memoria tutto quel materiale.


A differenza degli scritti, a questa prova non si può copiare. In questa prova vince molto il merito. Se sei bravo prendi un voto maggiore.

Ma passiamo ora ai consigli. Come le altre tre prove è bene arrivare all’esame lucidi e riposati. Evitate lo studio dell’ultimo minuto e non restate svegli fino a notte fonda per ripete. Quello che è fatto è fatto.

Cercate di respirare intensamente e di non farvi prendere dal panico. Questa è solo la prima (e la più facile) delle prove che affrontere nella vostra vita. Qui infatti (al contrario dell’università) avete la fortuna di conoscere i vostri docenti e dunque di capirli anche solo da uno sgaurdo.

Respirare è fondamentale in quanto serve a trasformare paura, ansia e panico, in tranquillità. Il tutto grazie alla regolarizzazione della respirazione.

E poi “pensate positivo”. Basta con lamentele del tipo “Non ce la farò mai”; “Sono stanco/a”; “Speriamo che finisce presto”.

E’ un’esperienza che hanno vissuto in molti prima di voi e non è morto nessuno. Forza e coraggio!

Dinanzi a tutta la commissione, posta dinanzi a voi, dovete argomentare la vostra tesina multidisciplinare.

L’esame dura circa 40 minuti. Dopo l’argomentazione della vostra tesina ci sono poi le domande libere.

Paola Marinelli, psicoterapeuta esperta di psicologia della scuola spiega “L’esame di maturità è ovviamente una tappa importante. Si tratta sicuramente di un’esperienza da non sottovalutare. Ma non va nemmeno vissuta come la prova della vita”.

“E’ la performance ad essere valutata: non è in gioco il giudizio sulla vostra persona e il vostro valore in assoluto”. Guardare l’esame in questa dimensione, suggerisce la psicologa, aiuta “a non sentirsi ‘schiacciati’ dalla prova e a ridurre l’ansia”.