Circa quaranta. Questo il numero di scosse di terremoto registrate durante la notte in Emilia Romagna. Scosse non paragonabili a quelle che finora hanno fatto 24 morti ma che sono comunque sufficienti a devastare la psiche e il morale di una popolazione che non riesce a intravedere la fine
dell’incubo. L’Emilia Romagna è devastata dal sisma e negli ultimi dieci giorni ha tremato per due violenti episodi di magnitudo 5.9 e 5.8. Al momento sono circa 14.000 gli sfollati.

L’Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia), ha provveduto ad emettere il bollettino relativo all’attività sismica nella notte e pare che delle scosse registrate dalla mezzanotte in poi le più forti si siano registrate alle ore 6.21, di magnitudo 3.6, con epicentro vicino a Finale Emilia
(Modena) e alle ore 6.02 di magnitudo 2.9, nel modenese.

Insomma scosse che non sono paragonabili a quelle principali che hanno mietuto vittime ma che sono sufficienti a tenere vivo l’incubo della popolazione che non riesce a ricominciare. Alla
perdita delle case, talvolta alla perdita dei familiari, si aggiunge l’incubo di non sapere quando tutto questo avrà fine.

E secondo gli esperti lo sciame potrebbe durare ancora a lungo. La buona notizia e che si dovrebbe trattare di scosse di entità via via più leggere, ma che sono comunque un incubo per la
popolazione. E che impediscono a chi ha avuto la casa parzialmente danneggiata di farvi ritorno, comprensibilmente, per paura che una nuova scossa, anche non forte, causi un disastro.

Nel frattempo il governo si mobilita e aumenta di due centesimi il prezzo della benzina per recuperare i fondi necessari a sostenere le popolazioni dell’Emilia. Monti ha assicurato che nessuno verrà lasciato solo e che il governo farà tutto il possibile per sostenere le popolazioni e metterle nelle condizioni di ritornare alla loro vita normale.

Ma tutta l’Italia si sta mobilitando con una campagna di sensibilizzazione che prevede il contributo a distanza e che sta coinvolgendo anche personaggi celebri come Biagio Antonacci, promotore presso i suoi colleghi di donazioni a favore delle popolazioni emiliane.

Ma nella notte non solo l’Emilia ha tremato. Ci sono state scosse anche in Campania e Basilicata. Una scossa di terremoto di magnitudo 3 è stata registrata alle 5.16 al largo delle coste campane e lucane, nel golfo di Policastro con epicentro vicino i Comuni salernitani di Ispani, San Giovanni a Piro e Sapri, e di quello potentino di Maratea.