Intrattenimento

Esame avvocato 2011: tracce terza prova

Oggi terza prova per l’esame di avvocato 2011. Prova finale nella quale i candidati saranno alle prese con l’atto giudiziario. Oggi la scelta è tra tre tracce: verrà proposta la traccia di tra penale, civile ed amministrativo.

Un esame di avvocato che ha avuto come sempre la solita coda polemica a causa dello scarso controllo ‘tecnologico’ da parte delle commissioni che pare siano stati di manica particolarmente larga per quel che riguarda l’introduzione di smartphone e cellulari, strumenti che in occasioni come queste possono essere di particolare aiuto.

Ma sembra che dopo le critiche del primo giorno, quando ci sono stati scarsi controlli, nella giornata di ieri, quella della seconda prova, le notizie raccontano di controlli decisamente irrigiditi per fare in modo che i candidati potessero contare unicamente sulle loro forze.

Staremo a vedere cosa accadrà oggi, l’esame è iniziato solo da poco e solo man mano che i candidati inizieranno a uscire dopo aver terminato l’esame se ne saprà qualcosa in più.

Ecco le tracce circolate in rete negli ultimi minuti:

“Caio, dipendente del comune di Beta, viene sorpreso dal sindaco mentre, per mezzo del computer dell’ufficio naviga in internet visitando siti non istituzionali dai quali scarica, su archivi personali,immagini e filmati non attinenti alla pubblica funzione. viene denunciato e sottoposto a procedimento penale. il computer viene sottoposto a sequestro. nel corso delle indagini si accerta, grazie alla consulenza tecnica disposta dal pubblico ministero sul computer sequestrato, che la citata attività si è protratta per circa un anno, e che il numero dei file scaricati è di circa 10 mila. rinviato a giudizio caio viene condannato alla pena di 3 anni di reclusione per il reato di peculato. il candidato, assunta la veste di difensore di Caio, analizzato il caso della fattispecie giuridica, evidenziando, tra l’altro, che le indagini difensive definitivamente svolte hanno dimostrato che l’ente gestore del servizio telefonico aveva stipulato con il comune di Beta un contratto con tariffa forfettaria denominato “tutto incluso”.”


Ecco l’altra traccia:

Tizia e sempronio citano in giudizio l’impresa Gamma esponendo di aver acquistato con preliminare e successivo contratto definitivo un appartamento destinato a civile abitazione e di aver versato alla parte venditrice la somma di euro 140.000 mentre il prezzo indicato nei suddetti atti era di 95.000. Chiedono, pertanto la restituzione della somma pagata in eccedenza oltre agli accessori di legge. L’impresa edile Gamma sostiene, per contro, l’esistenza di un precedente preliminare di compravendita che recava il prezzo effettivo di euro 140.000 e che i contratti successivi erano stati simulati indicandosi il minor prezzo di euro 95.000 e ritiene inoltre di poter fornire prova testimoniale di tale simulazione. Il candidato, assunte le vesti di avvocato dell’impresa edile Gamma rediga l’atto giudiziario più opportuno illustrando gli istituti e le problematiche sottese alla fattispecie.