Farmacie: per i farmaci fascia C addio liberalizzazione
E’ polemica sulla frenata del governo Monti che con un emendamento dell’ultimo minuto ha di fatto ceduto alle pressioni delle lobby farmaceutiche ne di alcuni partiti politici sul tema delle liberalizzazioni.
In particolare si è detto stop all’intenzione di lasciare libera la vendita dei farmaci di fascia C anche fuori dalle farmacie, per consentirne il commercio anche alle parafarmacie e alle catene di grossa distribuzione.
Una decisione che ha provocato lo sdegno delle parafarmacie stesse e delle associazioni dei consumatori in generale, che hanno preso atto con delusione come nemmeno questo governo tecnico sia stato in grado di tenere duro di fronte ai forti interessi e poteri di chi non vedeva di buon occhio questo tipo di liberalizzazioni.
Il ministro per lo Sviluppo Economico, Corrado Passera: “La proposta era fatta bene. Quello delle liberalizzazioni è un mondo difficilissimo dove abbiamo incontrato resistenze pazzesche”.
Federfarma è soddisfatta: “L’approccio che emerge dall’emendamento formulato dal Governo e approvato la notte scorsa dalle Commissioni V e VI della Camera costituisce un cambiamento nel modo di affrontare le tematiche collegate al farmaco che le farmacie stanno valutando con grande attenzione.
Il nuovo testo dell’articolo 32 della manovra, pur prevedendo l’ampliamento dei farmaci vendibili al di fuori della farmacia, garantisce una forma di tutela della salute perché prevede una selezione da parte del Ministero della salute e dell’Agenzia del Farmaco dei medicinali che, per le loro caratteristiche, devono continuare a essere dispensati in farmacia dietro presentazione di ricetta medica. D’altronde in nessun Paese europeo la ricetta medica è fuori farmacia.
Le farmacie, in attesa di verificare se tale approccio verrà confermato dall’Aula della Camera, rimandano la decisione su eventuali iniziative di protesta.
Federfarma rinnova la convinta disponibilità al confronto con tutte le forze politiche sul rinnovamento del servizio farmaceutico”.
Di tutt’altro tenore il pensiero di Codacons: “Sul dietrofront del Governo in tema di liberalizzazioni, sia per quanto riguarda i taxi che le farmacie, e sulla minaccia di serrata di martedì da parte di Federfarma e Sunifar, il Codacons ha deciso di passare alle vie legali.
L’associazione di consumatori ha deciso di denunciare le due organizzazioni dei farmacisti alla Procura della Repubblica di Roma, chiedendo di valutare se la minaccia di serrate e proteste possa configurare eventuali reati, come procurato allarme o violenza verso un organo collegiale, ossia il Consiglio dei ministri.
Consiglio dei Ministri che, non a caso, ha fatto immediatamente marcia indietro, annullando la vendita dei farmaci di fascia C nei supermercati e inventandosi una nuova classe di farmaci declassati, senza obbligo di ricetta, quantitativamente non definita.
Scelta, quella del Governo, incostituzionale, considerato che chi ha bisogno dei farmaci di classe A o C è discriminato e danneggiato in violazione dell’art. 3 della Costituzione rispetto a chi potrà acquistare i nuovi farmaci declassati. Violato anche l’art. 32, dato che i provvedimenti del Governo in nessun modo tutelano la salute e garantiscono le cure agli indigenti.
Per queste ragioni il Codacons annuncia fin d’ora che ricorrerà al Tar contro la manovra Monti, sollevando, in tale sede, l’eccezione di costituzionalità per violazione degli articoli della Costituzione Italiana”.
Sul piede di guerra anche Unc che dice: “Frenata sulle liberalizzazioni: cadranno le barriere degli orari di apertura per tutti gli esercizi commerciali (e non più soltanto per le città d’arte o turistiche) ma sono stati esclusi dalla deregulation i taxi. Per quanto riguarda il settore farmaceutico (potranno essere vendute in parafarmacia solo le medicine senza ricetta medica e saranno l’Aifa e il Ministero della Salute ad individuare un elenco dei farmaci di Fascia C non prescrivibili) il giudizio è sospeso in attesa di capire se la liberalizzazione sarà in effetti più ponderata o se, in fase di esecuzione, questa sarà definitivamente insabbiata”.
C’avrei giurato !!! La lobby (o casta) dei farmacisti è ancora troppo forte ed il governo è troppo debole !
Se solo si pensa alle proposte alternative che la Federfarma ha avanzato per convincere il governo a fare marcia indietro sulle liberalizzazioni (come quella di aumentare il numero delle farmacie che sarebbero finite rigorosamente in mano ai figli degli stessi titolari), ci si convince come siamo nel Paese di Pulcinella.
VERGOGNA, VERGOGNA, VERGOGNA !!!!!!!!
La vendita di medicinali di fascia c fuori dalle farmacie, non avviene in nessun paese europeo l’Italia costituirebbe una eccezione. I farmacisti per far fronte ai minor incassi saranno costretti a licenziare e questo non é sviluppo. Le liberalizzazioni servono solo alle lobby della grande distribuzione (es. La coop) queste sono vere lobby… Perché non si dice che i farmacisti sui medicinali con ricetta in molti regioni non vengono pagati anticipando soldi soldi e soldi che se tutto va bene vedono dopo 6 7 o 8 mesi… E quindi la fascia c é importante per la gestione di queste farmacie e per il loro sostentamento. Perché questo non si dice?? Per sostenere la vera lobby della grande distribuzione dove venderanno le pillole del giorno dopo con la formula del 3 x 2
il tuo commento mi fa pensare…i casi sono 3, o parli di cose di cui non conosci ( cosa molto probabile ), o sei un farmacista proprietario di una parafarmacia ( allora mi dispiace perchè anche tu sei caduto nella trappola di bersani e hai aperto una pseudofarmacia accorgendoti solo dopo che in effetti non ha alcun senso e non ha un giro d’ affari tale da giustificare un investimento), oppure sei un azionista delle coop ( cosa meno probabile ma pur sempre possibile)… ad ogni modo cercherò di chiarire in sintesi come stanno veramente le cose, senza usare i soliti spot pubblicitari che ora vanno tanto di moda.
Queste liberalizzazioni sono un farsa…altro che posti di lavoro, qui ci ritroviamo tutti dipendenti dell’ auchan nel giro di pochi anni. Non che ci sia niente di male, ma non possiamo lasciare che l’iniziativa privata muoia completamente. Vogliamo migliorare il servizio? vogliamo creare posti di lavoro??? aumentiamo il numero delle farmacie! Così facendo, miglioriamo anche il servizio. Ma non permettiamo che le GDO si prendano anche il mercato dei farmaci. Lo vediamo tutti i giorni; gli esercizi commerciali rionali stanno sparendo… per prendere qualsiasi cosa dobbiamo andare nei centri commerciali… e i soldi che spendi li sei sicuro che vengano riinvestiti in Italia? Altro che liberalizzazioni per il bene della gente… qui ci stanno portando via tutto…e questo vale per le farmacie come per tutti gli altri esercizi: edicole, taxi etc etc. Lo stato ci deve proteggere! Va bene allargare il mercato, ma non può darci in pasto alle multinazionali! Scusa se sono un po’ aggressivo ma in questi giorni non sento altro che gente che viene presa in giro da una politica che dice solo bugie per ripagare le multinazionali che hanno pagato le campagne elettorali. Ma quali liberalizzazioni? dovrebbero regolare tutto… dovremmo tornare alle licenze di una volta: entro tot metri non ci possono essere altri negozi simili. Quante persone aprono sperando di fare chissà quale fortuna e dopo poco chiudono avendo perso un sacco di soldi investiti… e a guadagnarci sono sempre le banche.
Lo Stato deve proteggerci!
Per quanto mi riguarda:
BOICOTTIAMOLE PER TUTTO QUANTO CI SARA’ POSSIBILE!
(CONDIVIDETE E DIFFONDETE SE SIETE D’ACCORDO)
Loro (le farmacie) ci fanno la guerra e noi ricambiamo per quanto possiamo.
Evitiamo di compare da loro tutti quanto ci è possibile.
… … Qualsiasi prodotto che è possibile trovare nelle anche parafarmacie o altrove, evitiamo di comprarlo in farmacia.
Quindi assolutamente niente più cerotti, garze e prodotti per la medicazione,
prodotti per la l’infanzia, cosmetici, profilattici,
prodotti per l’igiene;
insomma tutto ciò che non sia una medicina non acquistabile da altra parte.
Il resto più nulla.
BOICOTTIAMOLI !!!
Mauro una argomentazione valida…:) il vero problema ribadisco non sono le parafarmacie ma la grande distribuzione…. Con le liberalizzazione del farmaco chiuderanno tutte le farmacie e le parafarmacie che non fanno parte della grande distribuzione… Aprite gli occhi si perderanno più posti di quelli che si creano…
Mi permetto di rispondere…Sono una titolare di Parafarmacia..e credo che non venga osservata la verità dei fatti! La “Casta” dei titolari di Farmacia..e un mezzo retrogrado per mantenere un potere..e ne abbiamo appena avuto un’assaggio..Le Parafarmacie sono nate x dare la possibilità ad un qualsiasi farmacista di aprire un’attività e mettere alla prova le qualità Imprenditoriali. Cosa che non è possibile o molto improbabile se non si hanno a disposizione Milioni di Euro..o essere figli di titolari di Farmacia!In più vi posso garantire che il servizio svolto da una Parafarmacia è molto rigoroso..e vicino alla persona perchè proprio per limitazioni burocratiche siamo spinti ancor di più a dare un servizio ligio ed attento!!Ho lavorato in più di una Farmacia…e vi assicuro che a causa delle interminabili code…il lavoro svolto è molto scarso…
La possibilità che si era prospettata della famosa fascia C …ci dava una mano a far fronte alle spese..visto che noi paghiamo la stessa identica cifra per l’iscrizione all’Ordine dei Farmacisti..come un titolare di Farmacia, con introiti ben differenti.
Aggiungo ancora…che è la singola persona che sceglie dove acquistare i prodotti…e le grandi catene (Coop)..non offrono il medesimo servizio..quindi …a voi le conclusioni…
Nessuno dubita della professionalità dei farmacisti che lavorano nelle parafarmacie …. Io dubito solo della possibilità di sopravvivenza delle farmacie e parafarmacie fuori dalla distribuzione nel caso in cui ci fosse una totale liberalizzazione del farmaco… Comunque Chiara un farmacista ti potrebbe rispondere che gli introiti della fascia c servono a gestire la farmacia in periodi in cui le asl non pagano… Quindi il discorso non é semplice ed é facile fare demagogia su quella che voi chiamate “casta”… Le farmacie erogano anche servizi per i quali non vengono retribuite.. Il discorso é molto complesso…
Caro Mauro, ricordati che quando vai in una farmacia con ricetta rossa e ti viene dato un farmaco sul quale tu non paghi nulla o il solo ticket, quel farmaco lo paga in anticipo il farmacista titolare della farmacia, colui che fa parte di una casta pericolosa, di mafiosi come direbbe un comico di regime. se in Italia i farmaci sono ancora praticamente gratuiti per la popolazione è grazie soprattutto ai farmacisti che continuano ad anticipare i soldi dello stato a volte dovendosi indebitare. Se questo sistema cadrà ed è probabile che sia questo che vogliano i liberisiti alla Monti- assicurazioni private anziché SSN- il peggio sarà per i cittadini più deboli.