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Vince il Nobel per la Medicina, ma è appena morto

Ha vinto il suo riconoscimento più importante, il Nobel per la Medicina, ma non ha potuto gioirne perchè l’ha ricevuto quando era già morto. Una morte recente, che nemmeno la commissione che ha consegnato il premio conosceva.

 

Accade anche questo al premio Nobel, dove i membri del Karolinska Institutet, l’ateneo svedese che ogni anno sceglie i vincitori del prestigioso riconoscimento scientifico e non solo, hanno assegnato un premio a un ricercatore deceduto, anche se da poco.

 

Il Nobel infatti non è stato un omaggio alla carriera, ma doveva essere un riconoscimento da consegnare in vita. Il vincitore, sfortunato, è Ralph Steinman, nuovo Nobel per la Medicina per le sue ricerche sull’immunità innata.

 

Era scomparso per cancro al pancreas il 30 settembre. Cosa accade ora’? Bisogna infatti tenere presente che l’Assemblea dei Nobel non assegna premi alla memoria. Dunque, nonostante l’errore, il riconoscimento verrà assegnato lo stesso e resta valido.

 

La notizia della morte dello scienziato è arrivata alla Rockefeller University di New York, dove lo scienziato lavorava, subito dopo l’annuncio dell’assegnazione del Nobel. Insomma questione di giorni, forse di ore.

 

Goeran Hansson, direttore dell’Assemblea dei Nobel, spiega la situazione: “Noi non ne sapevamo nulla, abbiamo appreso giusto adesso del decesso di Steinman e l’unica cosa che possiamo esprimere è un profondo dispiacere che Steinman non possa più gioire del riconoscimento. Detto questo – ha proseguito Hansson – non nomineremo altri vincitori, la nostra decisione resta quella annuVince il Nobel per la Medicina, ma è appena mortonciata oggi”-

 

Steinman ha virtualmente ricevuto il premio questa mattina. Si tratta del Nobel per la Medicina per il 2011. Lo ha vinto insieme allo statunitense Bruce Beutler e al franco-lussemburghese Jules Hoffmann, per le loro ricerche sul sistema immunitario. Questi ultimi due hanno potuto ricevere il premio nelle loro mani, al contrario del loro sfortunato collega che magari se avesse saputo la notizia con qualche giorno d’anticipo avrebbe potuto chiudere gli occhi con la consapevolezza di aver fatto qualcosa di veramente grande nella sua vita.