Intrattenimento

Nonciclopedia Vasco Rossi: la battaglia continua

Vasco Rossi in queste ore sta subendo, probabilmente senza immaginare che potesse accadere, una rivolta del mondo internet nei confronti della sua azione legale intrapresa contro Nonciclopedia.

 

La pagina che riguardava il rocker di Zocca è stata rimossa per evitare questioni legali, poi alla fine è stato chiuso tutto il sito. Che come spesso accade, da questa vicenda sta subendo una pubblicità indiretta di cui beneficerà quando le acque si calmeranno.

 

Nonciclopedia si basa sulle stesse dinamiche di Wikipedia: le pagine sono costruite dagli utenti, solo che al contrario di Wiki, dove si danno vere informazioni, qui si scrive un po’ tutto ciò che viene in mente. Più è roba folle meglio è, se non ha attinenza con il personaggio poco conta, l’importante è che sia politically incorrect e che sia irriverente.

 

Nella lunga lista di offese rivolte a Vasco sulla pagina, c’era molto poco di satira. La satira è un’altra cosa. Nell’attesa che sia un giudice a stabilire se la reazione piccata del rocker sia giusta o no, noi ci sentiamo di dire che nel rigettare la definizione di satira siamo d’accordo con lui.

 

Non si può nemmeno parlare di censura, perchè non è stato Vasco a chiedere la chiusura del sito. E’ stata una iniziativa di Nonciclopedia. Se si scrivono e si pubblicano delle cose, addirittura offensive, bisogna assumersene la responsabilità e mettere in contro che qualcuno possa non gradire e ribellarsi.

Nonciclopedia Vasco Rossi: la battaglia continua

Immaginiamo quanti altri personaggi famosi in queste ore staranno cercando di scoprire cosa c’era scritto su pagine di cui magari prima ignoravano l’esistenza e che parlavano, sicuramente male, di loro. Prima di offendere ulteriormente Vasco per la sua reazione, converrebbe chiedersi come reagirebbe ognuno di noi se un giorno, su un sito, leggesse certe cose di se stesso o di un proprio familiare, sapendo che mezza Italia ci ride su.