Tecnologia

Sla: nuova cura dall’Epo

L’Epo come rimedio per la Sla. Potrebbe sembrare un controsenso e invece le ultime ricerche segnalano una correlazione tra le due cose. Già perchè l’eritropoietina sarebbe in grado proprio di rallentare la progressione della Sla, la sclerosi laterale amiotrofica.

 

I dati raccolti sono dell’Istituto neurologico Besta di Milano, che dopo questi primi segnali inizieranno una sperimentazione vera e propria che rientra nell’ambito del progetto Eposs. Il tutto grazie al sovvenzionamento fondi dell’Arisla, la Fondazione italiana per la ricerca sulla sla.

 

Un altro passo importante nella lotta alla Sla, dal momento che proprio poche settimane fa altri ricercatori avevano annunciato la scoperta del gene che provocherebbe la malattia.

 

Adesso si passa alla sperimentazione, che proverà gli effetti dell’ormone su un gruppo di 50 pazienti. Lo scopo è comprendere il livello di tollerabilità e soprattutto capire il dosaggio giusto da somministrare. L’obiettivo è capire l’eventuale efficacia del farmaco.

Sla: nuova cura dall'Epo

Si tratta di un’idea rivoluzionaria, quella di usare l’epo per incrementare la quantità dei globuli rossi nel sangue. Un’idea che circola nell’ambiente medico già da un po’ di tempo, da quando si era compreso che la sostanza è in grado di proteggere i neuroni dal processo di degenerazione causato dalla Sla.

 

Adesso bisognerà proseguire sulla strada intrapresa dallo studio, vale a dire stabilire con certezza quali sono i meccanismi molecolari che regolano l’effetto terapeutico di questo ormone sintetico. Dopodichè sarà importante stabilire quali sono gli indicatori di progressione della malattia per usarli poi come biomarcatori.