Intrattenimento

Abolizione province: necessaria ma non sufficiente

Quella dell’abolizione delle province è certamente una delle decisioni della Manovra Finanziaria 2011 che può essere definita epocale. Vuoi perchè finalmente mette in atto una volontà espressa più volte negli anni dalla classe politica, vuoi perchè un po’ a sorpresa è stata la concretizzazione della inversione di tendenza nel ridurre gli sprechi abolendo enti inutili. Il processo sarà comunque lungo e difficoltoso, richiedendo delle modifiche costituzionali, e necessitando una ridistribuzione dei compiti che non potrà certo essere messa in atto da un giorno all’altro.

Nelle casse dello Stato dunque il gettito sarà indiretto, nel senso che al contrario di quello che avverrà Abolizione province: necessario ma non sufficientecon l’aumento dell’Iva al 21%, e con il contributo di solidarietà, il guadagno non sarà frutto di un gettito in entrata ma di una diminuzione di quello in uscita. Certo ancora molti sono i passi da fare in questo senso: la riduzione del numero dei parlamentari e la riduzione dei compensi e dei privilegi per i politici (comprese le pensioni d’oro per coloro i quali hanno nel loro curriculum solo pochi giorni di legislatura) sono provvedimenti con i quali bisognerà fare i conti a breve per continuare a riacquistare, qualora lo si voglia, credibilità nei confronti dei cittadini disaffezionati e disillusi. nel migliore dei casi.