Salute

Osteoporosi: la cura è nelle prugne

E’ apparso sulla rivista scientifica “British Journal of Nutrition” un articolo intitolato “Comparative Effects of Dried Plum and Dried Apple on Bone in Post Menopausal Women” (Effetti comparativi tra prugne secche e mele secche sulle ossa di donne post-menopausa). Dallo studio emerge che la cura per combattere l’osteoporosi sia legata alle prugne.

Questo particolare frutto è meglio conosciuto per la sua grande proprietà benefica: quella della regolarizzazione intestinale. I ricercatori della Florida State University (USA) hanno condotto uno studio molto interessante.

Gli studiosi hanno infatti scoperto che le prugne se mangiate con frequenzOsteoporosi: la cura è nelle prugnea, sono ottime alleate per le ossa. In particolare sembrerebbe che la prugna faccia molto bene alle donne, prevenendo le fratture e l’osteoporosi.

Il coordinatore di tale studio è il dottor Bahram H. Arjmandi, professore della Florida State University. La ricerca ha poi visto la partecipazione anche dei ricercatori dell’Oklahoma State University.

Ecco quanto dichiara l’autore dello studio: “Nel corso della mia carriera, ho sperimentato numerosi frutti, tra cui fichi, datteri, fragole e uva passita, e nessuno di loro si avvicina neanche lontanamente all’effetto sulla densità ossea delle prugne secche. Tutta la frutta e la verdura hanno un effetto positivo, ma in termini di salute delle ossa, questo alimento è particolarmente eccezionale”.

Gli studiosi nel corso di questi anni hanno esaminato un gruppo di volontarie in menopausa, le quali hanno assunto 100 gr di prugne al giorno. Un altro gruppo ha invece mangiato la stessa quantità ma di mele.

Al termine del test i risultati sono stati rivoluzionari. L’esito ha dimostrato che le donne che avevano mangiato le prugne ogni giorno avevano evidenziato  un miglioramento dello stato dello scheletro.

Insomma per chi soffre di osteoporosi la cura la può trovare a tavola con le prugne. L’osteoporosi è una malattia dello scheletro, caratterizzata dal deterioramento dell’architettura del tessuto osseo, con conseguente aumento della fragilità e predisposizione alle fratture.