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Silvio Berlusconi: sì alla riforma giudiziaria

Il premier Silvio Berlusconi è intervenuto in merito alla riforma della giustizia. Il presidente del Consiglio ha infatti ribadito la non competenza territoriale da parte dei pm di Milano e l’insensata indagine Ruby che lo vede accusato di concussione e favoreggiamento della prostituzione minorile. Ricordiamo che insieme al premier sono accusati anche la consigliera regionalde della Lombardia Nicole Minetti, Emilio Fede e l’agente dei vip Lele Mora.

Silvio Berlusconi ha affermato di voler rispondere ai magistrati “che da anni cercano di eliminarlo per via giudiziaria” non solo tramite i media ma anche con una riforma sulla giustizia.

Il premier è infatti convinto di voler accellerare la riforma della giustizia in Parlamento, in modo da modificare l’assetto della Corte costituzionale, costituita in prevalenza da giudici di sinistra, che abrogano «leggi giustissime» quando non piacciono ai «magistrati di sinistra».

Intanto il leader della Lega Umberto Bossi continua a ribadire la stretta alleanza con il Governo e il premier Berlusconi. Si è parlato di un «leale sostegno» a una maggioranza «solida e coesa» e che non ha paura di quella «armata Brancaleone» che è la sinistra.

Berlusconi continua dunque ad affermare di essere tranquillo e di voler continuare a lavorare insieme ai suoi alleati politici. Il premier dichiara di avere ancora i numeri per far reggere la coalizione di Governo. Ecco le parole di Berlusconi riferendosi ai magistrati: “me ne hanno fatto di tutti i colori, sono l’uomo più perseguitato della storia dalla giustizia”, ma non sonSilvio Berlusconi: sì alla riforma giudiziariao “mai arrivati a condanna” e “continuano perchè hanno ben chiaro che se non mi eliminano attraverso l’arma giudiziaria non potranno mai farlo attraverso le elezioni”.

E continua “dobbiamo resistere, continuare a governare e farlo con serenità, ma soprattutto dobbiamo impegnarci a fare queste riforme. Noi ripresenteremo tutte le riforme della giustizia, le approveremo con una seduta straordinaria del consiglio dei ministri nei prossimi giorni. Il palamento le discuterà, le voteremo con la nostra maggioranza. Se necessario ci sarà un referendum e credo che tutti gli italiani vorranno una giustizia giusta”.