Per dimagrire non serve eliminare i carboidrati: ci spiega tutto la dottoressa Arianna Izzo
Ci spiega questo e altri segreti sull’alimentazione la dottoressa Arianna Izzo, biologo nutrizionista, svolge la libera professione presso lo studio nutrizionistico a Casagiove (Caserta) e collabora con centri estetici e una scuola di danza.
I suoi pazienti: quali sono le loro necessità più frequenti?
La maggior parte dei miei pazienti arriva allo studio con la necessità di perdere peso, obiettivo sentito come lontano e irraggiungibile; desiderano avere una guida che li indirizzi su cosa e come mangiare e io ricopro questo ruolo con molto piacere. Spesso presentano quadri patologici da trattare con alimentazioni mirate e personalizzate o sono persone che lavorano per tante ore al giorno e non sanno come gestire i diversi pasti, riducendosi sempre e solo ai prodotti industriali e ai distributori.
In un regime dietetico per perdere peso vanno eliminati pane e pasta?
Assolutamente no. Questo è uno dei più famigerati falsi miti alimentari: i carboidrati complessi presenti in pane e pasta rappresentano il principale carburante energetico per le attività basilari delle nostre cellule e quindi non possiamo assolutamente eliminarli dalle nostre diete. Il giusto sta nel mezzo: non bisogna né esagerare nelle quantità né azzerarli. I nostri organi necessitano di zuccheri, ma ciò che possiamo fare nell’ambito di un percorso dietetico è quello di scegliere e variare tra le diverse fonti di carboidrati, scegliendo ad esempio cereali alternativi quali farro, miglio, orzo, grano saraceno e altri.
Dieta vegetariana e vegana: maggiori i pro o i contro?
E’ difficile stabilire se siano maggiori i pro o i contro; queste tipologie alimentari scaturiscono quasi sempre da ragioni di natura etica ben radicate nella vita delle persone. La dieta vegetariana è di per sé più facilmente seguibile e può essere tranquillamente un’alimentazione equilibrata, grazie all’utilizzo di prodotti alternativi derivati da alimenti vegetali; invece la dieta vegana risulta molto più drastica e può spesso determinare l’insorgenza di deficit nutrizionali, in primis per la VitB12. Ciò che reputo importante ricordare, data la stragrande diffusione di tali diete negli ultimi anni, è che non bisogna fare cambiamenti così drastici senza essersi prima informati ed eventualmente affidati a professionisti esperti e competenti, in modo da poter evitare potenziali carenze nutrizionali, soprattutto di natura vitaminica e aminoacidica.
Crede nei rimedi naturali? Se sì, quali sono secondo lei i 3 migliori?
La natura ci riserva tante splendide sorprese e sta a noi scoprirle. Ci sono tanti rimedi naturali che ci permetterebbero di evitare un abuso di farmaci nel caso di condizioni facilmente risolvibili con un miglioramento dell’alimentazione: il primo fra tutti a mio parere è il limone, potente detossificante, depurante e regolarizzatore gastro-intestinale, ideale bevuto al mattino a digiuno, spremuto in un bicchiere di acqua tiepida; poi ci sono i frutti rossi, con un forte potere protettivo contro le infezioni delle vie urinarie (come la cistite) e per ultimo, ma non per importanza, il carbone vegetale, molto utile nel contrastare meteorismo, flatulenza e irregolarità intestinale.
La frutta a fine pasto si può mangiare?
Assolutamente sì, non c’è nessuna controindicazione nel consumare frutta a fine pasto; sarà la persona stessa a scegliere come e quando mangiare la frutta, in base alle proprie voglie e abitudini. Ciò che importa è di non dimenticare mai le 2-3 porzioni giornaliere di frutta, importanti per assicurare l’apporto di diversi sali minerali, vitamine e antiossidanti naturali. Poco interessa se la si consuma a pranzo-cena o come spuntino.
Da cosa dipende il metabolismo basale? Come facciamo ad aumentarlo?
Il metabolismo basale rappresenta la quota energetica necessaria affinché le nostre cellule possano svolgere le loro attività di base; dipende da diversi fattori individuali, quali l’età, il sesso, il peso, la percentuale di massa magra e di massa grassa, il livello e il tipo di attività fisica svolta ed eventuali condizioni patologiche. Il metabolismo basale risulta maggiore negli sportivi, in quanto è la massa muscolare la principale contribuente a determinare tale parametro, mentre è più basso negli obesi, per la loro grande quantità di tessuto adiposo (grasso) sia viscerale che sottocutaneo. Io diffido da tutti quegli integratori che risulterebbero “acceleratori del metabolismo”: scegliere un’alimentazione sana e svolgere una regolare attività fisica sono gli unici fattori che permettono di diminuire la quota di grasso a favore di una maggiore quota di massa muscolare.
Tutti vogliono sapere come dimagrire e come perdere peso velocemente: che consigli darebbe?
Il primo consiglio che darei in realtà è di abbandonare l’idea di voler perdere peso velocemente: niente di più sbagliato. Sono sempre più diffuse e diverse le tante diete-fashion che promettono tanti chili persi in pochissimo tempo. Ma a cosa serve tutto ciò? Ciò che determina un costante e duraturo dimagrimento è l’educazione alimentare, comprendendo a pieno quali alimenti ci possono aiutare e quali in eccesso possono risultarci dannosi. I miei motti sono: mangiare bene e alzarsi dalla sedia, tutto il resto rappresenta solo una moda passeggera fine a sé stessa.
Qual è la sua ricetta per stare bene?
Do molta importanza al benessere interiore, perché reputo che rappresenti la chiave per poter vivere al meglio e sentirsi attivi in questo mondo. Bisogna amarsi e volersi bene per ciò che si è, accettando i propri difetti nella loro completezza. Dedico molto tempo al sano sport (corsa-uscita in bicicletta-passeggiata al sole) e pondero bene le mie scelte in cucina: la mia quotidianità è rappresentata da alimenti “positivi” e benefici , lasciando i peccati di gola come “ricorrenze” speciali in modo da poterli godere al meglio.