Obesità, gli italiani si credono solo in sovrappeso

Obesità, gli italiani si credono solo in sovrappesoPer combattere sovrappeso e obesità, condizioni pericolose che provocano numerose malattie, è necessaria la sensibilizzazione e capire il grado di percezione di chi ne è affetto. In occasione dell’European Obesity Day, il 16 maggio, da una ricerca condotta su oltre 14.000 individui in sette Paesi europei emerge che un italiano su cinque convinto di essere in sovrappeso, mentre invece è obeso.
La ricerca realizzata da Opinium in collaborazione con l’Associazione europea per lo studio dell’obesità (Easo) e con il supporto di Medtronic, e presentata a Milano mette in evidenza come sia ancora poco diffusa la conoscenza dei rischi legati all’obesità.
L’indagine è stata condotta su un campione di oltre 14.000 individui in sette Paesi europei (Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia e Regno Unito), condotta dalla società di ricerca indipendente Opinium, in collaborazione con l’Associazione europea per lo studio dell’obesità (Easo) e con il supporto di Medtronic. «L’obesità rappresenta uno dei pericoli maggiori per la salute e per il benessere della nostra società ed è in costante crescita», spiega Paolo Sbraccia, presidente della Società italiana dell’obesità (Sio) e rappresentante italiano di Easo. «In alcuni Paesi europei, ben sei individui su dieci sono classificati come obesi o in sovrappeso; si prevede che entro il 2030 questa proporzione riguarderà nove individui su dieci. Nonostante ciò, molti sembrano non avere la giusta percezione delle gravi conseguenze legate all’obesità».

La percentuale di obesi che si credono sovrappeso è così suddivisa: Finlandia 49%; Germania 45%; Danimarca 42%; Belgio 37%; Regno Unito 36%; Francia 28%; Italia 18% ma ciò che «sorprende è la percentuale di individui obesi che ritengono di essere sovrappeso, normopeso/peso ideale e addirittura di peso inferiore alla norma: Finlandia 81%; Germania 79%; Belgio 78%; Danimarca 76%; Regno Unito 75%; Francia 72%; Italia 71%».

Per il 67% degli italiani la causa principale dell’obesità è una dieta poco equilibrata, invece il 61% crede che l’obesità sia causata da uno stile di vita non appropriato. Le donne pensano che anche lo stress possa contribuire a causare l’obesità (per il 60% delle donne contro il 47% degli uomini).
Il 44% degli intervistati descrive l’obesità come un disturbo psicologico, (contro il 36% della media europea), o ancora, un disturbo genetico (41%).

I maggiori rischi per la salute: obesità (51%) e fumo (49%). Gli uomini indicano il fumo quale maggior rischio per la salute (58% vs 42%), mentre le donne puntano sull’obesità (55% vs 45%). Il mondo femminile è più consapevoli dei rischi legati all’obesità, come il diabete (73% contro il 66% degli uomini) e la depressione (59% vs 43%). Quasi nessuno (14%) indica il cancro tra e probabili conseguenze.