Cambiare alimentazione con i consigli della dott.ssa Denise Filippin


La dottoressa Denise Filippin ha una laurea quinquennale in Scienze Biologiche conseguita nel 1997. Negli anni successivi alla laurea ha lavorato presso l’Università degli Studi di Genova e presso enti privati genovesi occupandosi di inquinamento ed ecotossicologia ambientale.

Appassionata da sempre di alimentazione e sport ha approfondito le conoscenze relative alla nutrizione frequentando un corso di perfezionamento in Dietologia e Nutrizione Umana nel 2003, successivamente al quale ha iniziato a lavorare come libera professionista in ambito nutrizionale nel 2004. Segue costantemente corsi di aggiornamento professionale ed attualmente sta completando il Master Universitario in Dietetica e Nutrizione Vegetariana dell’Università Politecnica delle Marche.

Si occupa di nutrizione a base vegetale, latto-ovo-vegetariana e vegana, in tutti gli stadi del ciclo vitale (gravidanza, allattamento, svezzamento, adulti) e nello sportivo.

Si impegna attivamente nella diffusione di corrette informazioni riguardanti l’alimentazione a base vegetale, partecipando come relatrice a convegni, conferenze ed incontri anche in collaborazione con associazioni presenti sul territorio italiano.

I suoi pazienti: quali sono le loro necessità più frequenti?

Essendo esperta in alimentazione vegetariana si rivolgono a me persone che vogliono affrontare un cambio di alimentazione ed hanno bisogno di una guida, spesso sono genitori che cercano consigli per i propri figli temendo carenze nutrizionali, o sportivi che hanno bisogno di capire quali siano gli alimenti più adatti da consumare nella pratica sportiva. Spesso queste informazioni non sono facili da reperire essendo l’alimentazione vegetale ancora poco diffusa, o sono confuse e contraddittorie. Se si utilizza la rete come fonte di documentazione è facile trovare informazioni fuorvianti.

nutriIn un regime dietetico per perdere peso vanno eliminati pane e pasta?

Pane e pasta non vanno eliminati, piuttosto sarebbe bene orientarsi sulle versioni integrali e soprattutto imparare a variare i cereali, utilizzando anche riso integrale, farro, orzo, miglio, grano saraceno e tutti i cereali di cui nel tempo si è perso l’uso in favore della più comoda pasta raffinata. I cereali integrali contengono carboidrati complessi che costituiscono un ottimo carburante per le cellule muscolari e nervose, buona quantità di proteine, minerali e vitamine che durante il processo di raffinazione vengono persi impoverendo notevolmente l’alimento. Consiglio di alternare i cereali con glutine e senza glutine (riso, mais, miglio, grano saraceno i più facili da reperire). In Italia abusiamo di prodotti derivati dal frumento, pasta, pane, pizza e prodotti da forno sono presenti sulla tavola più volte al giorno. Questo eccesso ha portato alla diffusione di problematiche legate all’intolleranza e alla sensibilità al glutine, il mio consiglio è alternare tutti i tipi di cereali nella settimana, in questo modo l’alimentazione è anche meno monotona.

Dieta vegetariana e vegana: maggiori i pro o i contro?

La ricerca scientifica sta mettendo in evidenza come siano maggiori i benefici, soprattutto a lungo termine, di un’alimentazione a base vegetale rispetto ad una basata su cibi animali. Pianificando la propria alimentazione e consumando cibi vegetali in maniera variata e mai monotona, alternando tutti i tipi di cereali, legumi, frutta secca, frutta fresca, ortaggi, nel lungo periodo chi segue questo tipo di alimentazione risulta essere meno soggetto a sviluppare patologie cronico-degenerative. Molto chiara e basata sulle più recenti acquisizioni scientifiche è la posizione dell’Academy of Nutrition and Dietetics, l’organizzazione di professionisti dell’alimentazione e della nutrizione più grande del mondo. Nell’ultima revisione 2015 pubblicata proprio poche settimane fa, ribadisce l’importanza di una corretta pianificazione al fine di evitare carenze ed afferma “È posizione dell’Academy of Nutrition and Dietetics che le diete vegetariane (nota: per vegetariane si intendono sia le varianti latto-ovo-vegetariane che vegane) correttamente pianificate, sono appropriate per individui in tutti gli stadi del ciclo vitale, inclusi gravidanza, allattamento, prima e seconda infanzia e adolescenza.” […] “Sono associate con un minor rischio di patologie ischemiche, ipertensione, diabete di tipo 2, obesità e alcuni tipi di cancro.” […] “Offrono enormi vantaggi nella prevenzione delle patologie croniche” (J Acad Nutr Diet. 2015; 115: 801-810). Io stessa sono vegana da diversi anni (ho eliminato carne e pesce dalla tavola ormai 24 anni fa, solo successivamente anche latticini e uova) e cresco le mie due figlie seguendo questa alimentazione.

Ritengo che sia un passo importante e doveroso proprio per salvaguardare le future generazioni ed il pianeta.

I vantaggi dell’alimentazione vegetale (secondo moltissimi studi internazionali svolti anche da organizzazioni come la FAO e l’ONU) vanno ben oltre la salvaguardia della salute personale e sono ad ampio raggio: ottimizzazione nell’utilizzo delle risorse del pianeta, minori sprechi di acqua potabile e terreni fertili, minor produzione di gas serra, per non contare le centinaia di vite animali salvate da ogni singola persona che fa questa scelta. Un impatto notevole che richiede un minimo sforzo ed impegno personale.

Crede nei rimedi naturali? Se sì, quali sono secondo lei i 3 migliori?

Non sono esperta di rimedi naturali, non è il mio campo, ma utilizzo alcuni alimenti tenendo conto anche delle loro proprietà salutistiche. Inserisco spesso la curcuma, che viene ad oggi studiata per le sue peculiari e potenti proprietà antinfiammatorie ed antitumorali. Lo zenzero, preferibilmente fresco in radice, il cui succo può essere utilizzato come antinausea, antiacido e con notevoli proprietà antinfiammatorie. Mi piace anche consigliare l’utilizzo delle erbe aromatiche mediterranee, ricche di minerali ed oli essenziali con effetti positivi sulla salute: il timo ad esempio è ricchissimo di ferro, contiene inoltre oli essenziali che lo rendono un antisettico e decongestionante delle vie respiratorie, la salvia è ricchissima di calcio, il rosmarino contiene oli essenziali antisettici, antinfiammatori ed antiossidanti, poi ci sono maggiorana, basilico, tutte piantine che possiamo comodamente coltivare sul davanzale.

La frutta a fine pasto si può mangiare?

La frutta è un alimento a digestione rapida, alcune persone accusano gonfiori intestinali consumandola a fine pasto. Io preferisco consigliare di mangiarla durante la giornata, lontano da pasti abbondanti.

Da cosa dipende il metabolismo basale? Come facciamo ad aumentarlo?

Il metabolismo basale dipende da diversi fattori, l’età, il sesso, l’altezza, il livello di attività fisica ma soprattutto dalla composizione corporea (rapporto tra massa grassa e massa magra nell’organismo). A parità di peso una persona più muscolosa avrà un metabolismo basale più elevato, bruciando più calorie anche nei momenti di relax.

Ne consegue che per aumentare il metabolismo basale dobbiamo aumentare la massa muscolare, praticando con continuità attività fisica da scegliere in base alle proprie attitudini personali (se l’attività diverte e distrae da problemi lavorativi e quotidiani sarà più facile non abbandonarla dopo poco tempo).

Tutti vogliono sapere come dimagrire e come perdere peso velocemente: che consigli darebbe?

Consiglierei di non cercare di dimagrire in maniera rapida, questo tipo di dimagrimento solitamente non è duraturo nel tempo e può essere dannoso.

Un atteggiamento più utile nel lungo termine è imparare a scegliere i cibi, dedicare un po’ di tempo alla preparazione dei pasti evitando i prodotti confezionati che spesso sono ricchi di grassi aggiunti.

Ognuno di noi dovrebbe cercare di ritagliarsi del tempo per dedicarsi alla pratica sportiva, anche una semplice camminata di buon passo svolta ogni giorno può essere sufficiente se non si è allenati. L’esercizio fisico ci aiuta a rimanere in forma e migliora l’umore.

All’inizio può sembrare difficile, ma col tempo la nuova routine diventa parte della nostra giornata e ci permette di mantenere nel tempo un peso salutare.

Qual è la sua ricetta per stare bene?

Una ricetta valida per tutti non credo che esista, la cosa essenziale è capire cosa ci fa stare bene, nelle piccole cose ed attività quotidiane possiamo sperimentare momenti di benessere, tutto quello che ci aiuta ad affrontare meglio i momenti pesanti sul lavoro e nella vita deve trovare spazio tra gli impegni quotidiani. Può essere una lezione di ballo, passare del tempo con la nostra famiglia, viaggiare o leggere un buon libro.

L’importante è che alla base delle nostre scelte ci sia il rispetto per noi stessi.

Per quanto riguarda l’alimentazione rispettare il nostro corpo significa nutrirlo con cibi salutari, vegetali, se possibile non trattati e di stagione. Col carburante giusto l’organismo funzionerà meglio e tutte le attività quotidiane ne risentiranno in maniera positiva.