Cioccolato fondente: previene il diabete ma in queste quantità
Spesso considerato un piccolo peccato di gola, il cioccolato fondente può in realtà essere un alleato della salute, anche nella prevenzione del diabete di tipo 2. Studi scientifici hanno dimostrato che un consumo moderato di cioccolato fondente, con alta percentuale di cacao (almeno 70%), è associato a un miglioramento della sensibilità all’insulina e a una riduzione dello stress ossidativo, due fattori chiave nella prevenzione del diabete.
Il merito è tutto dei flavonoidi, potenti antiossidanti naturali contenuti nel cacao, che aiutano a migliorare la funzione endoteliale, a regolare il metabolismo del glucosio e a ridurre l’infiammazione cronica, spesso presente nelle persone predisposte al diabete. Inoltre, il cioccolato fondente stimola il rilascio di serotonina e può favorire il senso di sazietà, contribuendo al controllo del peso, altro aspetto fondamentale nella prevenzione della malattia.
Ma attenzione: la quantità è fondamentale. Per ottenere i benefici senza incorrere in effetti opposti (come l’aumento di peso o l’eccesso di zuccheri), la dose consigliata è di circa 20-30 grammi al giorno. In pratica, due o tre quadretti. È importante scegliere un prodotto con almeno il 70% di cacao, con pochi ingredienti e senza grassi idrogenati o troppi zuccheri aggiunti.
Evita le varianti al latte, con ripieni o zuccherate, perché contengono meno flavonoidi e più zuccheri semplici, che possono annullare i potenziali effetti benefici.
In conclusione, il cioccolato fondente può far parte di una dieta equilibrata e persino aiutare a prevenire il diabete, a patto di consumarlo con misura e qualità. Un piacere che, se ben gestito, può diventare anche una buona abitudine.