Alimentazione

Cibo crudo e cotto: più sicuro e nutriente se scottato

Il cibo crudo spesso è sinonimo di estate: pesce, ma soprattutto verdura sono cibi che rinfrescano e che soddisfano il palato. Senza dimenticarsi della frutta. Ma bisogna fare attenzione ai rischi che questi alimenti portano con se.

Tiene alta l’attenzione il dottor Andrea Ghiselli, ricercatore dell’Istituto Nazionale di Ricerca per Alimenti e Nutrizione, che non solo mette in guardia dai pericoli dei cibi crudi, ma che spiega anche come non sia sempre vero che quelli cotti perdano molte sostanze preziose.

Secondo ultime ricerche i cibi cotti, anche se leggermente, riuscirebbero a fornirci ancor più ossidanti di quelli crudi. Una cosa vera soprattutto per le verdure.

L’esperto spiega che «il calore, lo sappiamo da sempre, migliora digeribilità e sicurezza igienica dei cibi. La sorpresa è che, di recente, numerosi studi hanno dimostrato come una lieve cottura possa fare aumentare il potere antiossidante di molti ortaggi e favorirne biodisponibilità e assorbimento da parte dell’organismo. Questo perché il calore tende a rompere le pareti delle cellule vegetali, che possono trattenere al loro interno numerosi composti utili».

Ci sono poi i rischi dei cibi crudi, che nel caso di carne e pesce vengono eliminati solo da una accurata cottura. Il pesce crudo può contenere nemici silenziosi, anche se fresco. Il consiglio migliore è quello di congelarlo rapidamente a temperature inferiori a -20 °C per almeno 24-36 ore, perchè l’abbattimento termico uccide i parassiti. Sarà un po’ meno fresco, ma certamente più sicuro.