Scienza

Paralisi del sonno, c’è chi dà la colpa alla Pandafeche

Paralisi del sonno, c'è chi dà la colpa alla Pandafeche

Vi è mai capitato di svegliarvi improvvisamente durante la notte, nel bel mezzo di un sogno particolarmente realistico, e avere la sensazione di non potervi muovere, come se foste paralizzati? Se vi è capitato sappiate che non siete gli unici cui succedono questi fenomeni definiti paralisi del sonno, un fenomeno che può colpire fino al 40% della popolazione.

Il risvolto del fenomeno è che nonostante siamo nel 2015, per molti, anche per via della forte componente emotiva legata al momento in cui si verifica la paralisi, e cioè la notte e il risveglio dal sonno profondo, momento di scarsa lucidità, questo fenomeno è legato a una spiegazione soprannaturale. Il 38% di chi ne soffre, infatti, è convinto che la colpa sia di una creatura fantasma che blocca il corpo.

L’originale ricerca è stata realizzata dall’Università di Padova, su un gruppo di individui che hanno accusato almeno un episodio di paralisi del sonno. E’ emerso che il 38% di loro è convinto che il fenomeno sia causato da un’entità soprannaturale. Addirittura una buona percentuale di loro, probabilmente si è documentata su internet facendo ricerche relative al fenomeno di cui sono state vittime e si è convinta per il 28% che dipenda dalla “Pandafeche”, una creatura mitologica, identificata come una bestia fantasma che negli anni ha vissuto nelle leggende popolari del mondo. I risultati della ricerca saranno presentati al Congresso Europeo della Psicologia all’Università Bicocca di Milano.

La paralisi del sonno è un fenomeno in cui una persona, in procinto di addormentarsi o al risveglio, sperimenta temporaneamente l’incapacità di muoversi, di parlare, o reagire. E’ uno stato di transizione tra la veglia e il sonno, caratterizzato da atonia muscolare completa (debolezza muscolare). E’ spesso accompagnata da allucinazioni terrificanti (come un intruso in camera) a cui non si è in grado di reagire a causa di paralisi ed esperienze fisiche (quali forte corrente che attraversa il corpo superiore). Una ipotesi è che è il risultato di sonno REM perturbato, che induce normalmente atonia muscolare completa. La paralisi del sonno è stata associata a disturbi come la narcolessia, emicranie, disturbi d’ansia, e apnea ostruttiva del sonno; tuttavia, può anche verificarsi da sola.

La pandafeche o pantafa è una manifestazione onirica, comunemente diffusa nell’immaginario della cultura abruzzese e marchigiana. Secondo la tradizione è appunto uno stato di apnea notturna in cui il soggetto è in condizione di semiveglia ma caratterizzata da una sensazione di soffocamento è accompagnata dalla visione di una figura spettrale collocata al fianco o al di sopra del dormiente.

Nelle illustrazioni più comuni, viene raffigurata come una figura vestita di bianco, dagli occhi demoniaci e un muso lungo e appuntito, con il quale procura delle ferite. Per via della sua presenza, la vittima non riesce a svegliarsi completamente, né a girarsi o invocare aiuto. La tradizione è accompagnata anche da credenze secondo cui è possibile evitare tale incontro lasciando un fiasco di vino di fianco al letto. Il motivo è da ricercarsi nel fatto che la pandafeche è ghiotta di tale bevanda. Altra soluzione quella di lasciare vicino al letto una scopa con molte setole o un sacchetto di legumi, dal momento che questo essere è immaginato come curioso e ama contare. Invece, sempre secondo la tradizione, guai a piantare un coltello sul legno, poiché l’essere potrebbe andare su tutte le furie e tormentare il malcapitato tutta la notte. È ipotizzabile la coincidenza della pandafeche con i fenomeni della Paralisi nel sonno e della Illusione ipnagogica (in inglese “sleep paralysis”).

Il fenomeno è conosciuto anche nei paesi intorno ad Ascoli Piceno, nel fermano (pantafa) e nel maceratese (pantafa, pantàfrica,pantafeca) e in altre zone come pantafica. In questo caso la pantafrica o più comunemente “pantafica” viene descritta come spirito che apparirebbe nelle forme e fattezze di una anziana donna di piccola statura, anche questa si contraddistingue per i disturbi del sonno legati alla respirazione, soprattutto l’apnea.